BRA Grande successo di pubblico e di partecipazione ha avuto l’International master festival che ha portato a Bra, nell’impianto Augusto Lorenzoni, ben 23 squadre di HOCKEY PRATO provenienti da tutto il mondo.
Oltre 500 atleti, uomini e donne, con circa 200 famigliari al loro seguito hanno dato colore per una settimana a Bra incrementando il già cospicuo turismo sportivo veicolato dalle squadre braidesi di hockey conosciute in Europa e oltre.
Squadre inglesi, spagnole, francesi, americane, australiane, formazioni del noto gruppo transnazionale Alliance che raggruppa oltre 600 iscritti e che per l’anno in corso sono guidate dal braidese Gianpaolo Puglia. Grazie al suo impegno la manifestazione ha fatto tappa a Bra ed è stata dedicata alla memoria di due hockeisti, i fratelli Vanni e Umberto Ometto, prematuramente scomparsi.
Ben 96 sono state le gare svolte e non c’è stato né l’eccezionale caldo, della settimana dal 20 al 27 agosto, né null’altro capace di fermare gli atleti dai 55 agli 80 anni e (oltre) che annoveravano ex olimpionici e indiscussi campioni d’antan.
Bello è stato il momento della rievocazione storica in costume delle ladies e degli uomini che hanno ricordato le prime gare inglesi della fine Ottocento e degli inizi del Ventesimo secolo.
Tanta amicizia, nuovi legami e tanta vita nel villaggio allestito a fianco della club house dal gran gruppo dei volontari con punti ristoro, di sosta e di convivialità.
Per gli uomini il posto più alto è stato raggiunto nella finalissima dagli azzurri della Gens Italica in cui militavano i braidesi Antonio Filippone e Enrico Aimar, grazie alla vittoria per 5-4 sui Wanderers australiani.
Il gruppo italiano delle ladies il Wonder Bra si è piazzato al terzo posto battendo le master dell’Alliance Women, mentre il primo posto è andato alle inglesi del White Roses. Nella squadra le braidesi Teresa Pizzonia, Elena Romanenko, Pina Scardamaglia, Masha Tchernych, un bel pezzo di storia della Lorenzoni.