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Fino a sabato ondate di calore. Oggi ad Alba il termometro ha superato i 36 gradi

Temperature molto elevate nel Centro-Nord Italia almeno fino a sabato

Ondate di calore: il bollettino e i consigli 1

CLIMA Ondata di caldo tardiva per essere la terza decade di agosto ma soprattutto particolare per la sua durata con una settimana di fila di temperature elevate nel Centro-Nord Italia, almeno fino a sabato, e picchi fino a 40 gradi previsti per mercoledì a Firenze. Il bollettino meteo prevede 17 le città con bollino rosso per la giornata di mercoledì 23 agosto.

Oggi (21 agosto) ad Alba il termometro ha superato i 36 gradi: i dati sono illustrati sul sito www.meteo3r.it nato dalla collaborazione delle regioni Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, per monitorare il clima e diffondere le allerte meteo.

Un fine agosto rovente che ha fatto scattare soprattutto l’allarme per i ghiacciai alpini. L’Italia ha registrato un nuovo record dello zero termico, l’altitudine al di sopra della quale la temperatura dell’aria rimane sempre minore di zero, raggiunto alla stazione di radiosondaggio Novara Cameri a 5.328 metri superando il record della Svizzera che a Payerne ha registrato lo zero termico a 5.298 metri, il valore più alto dal 1954, quando hanno iniziato le loro misurazioni.

Sulle Alpi lo zero termico medio in estate è a 3.800 metri. Nella terza decade di agosto a 3500 metri. Oggi, sottolinea il sito specializzato Ilmeteo.it «siamo 1.800 metri oltre».

La Marmolada resta sorvegliata speciale: superata la massima di 14 gradi con 14,3 alle 15,44 a 3.343 metri di altitudine di Punta Penia dove è situata la strumentazione meteo della piattaforma Marmoladameteo.it. Ma sulle Alpi si stanno registrando punte di 31-33°C a 1000 metri, ma anche di 29-30°C a 1200-1300 metri. Colpito anche l’Appennino umbro-marchigiano con 25 gradi sul Monte Cucco, a circa 1.600 metri.

È Sos anche per lo stato dei fiumi e dei laghi. Quello Maggiore ha raggiunto un livello di -30 cm, considerato un dato storico per la magra. Mentre il Trasimeno è sotto di un metro e 37 centimetri anche se meglio rispetto all’agosto del 2022 quando si registrò una negatività di circa un metro e 80 centimetri. Per quanto riguarda le aree più sotto scacco dell’ondata di calore, sono in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, con le città principali che diventeranno roventi e irrespirabili come Milano, Roma, Firenze, Bologna, Padova, Pavia, Alessandria, Torino, Mantova, Bolzano, Terni. In particolare a Firenze la temperatura massima percepita, dopo i 38 gradi di oggi, sarà di 39° domani e 40° mercoledì.

Soltanto al Sud il caldo sarà meno intenso e i 36-37°C si toccheranno soltanto su tarantino, casertano, siracusano, agrigentino e coste ioniche della Basilicata, altrove non si andrà oltre i 32-34°C.

Non sono attese nemmeno grosse precipitazioni se non qualcuna occasionale sulla Sicilia interna, sul Cilento e sul Pollino e da giovedì anche sui confini alpini.

Per il rischio salute il bollettino aggiornato sulle ondate di calore del ministero della Salute, basato sui dati relativi a 27 città, prevede una crescita costante di bollini rossi e arancioni. Nessuna città ha il bollino verde fino a mercoledì. E così i centri con la massima allerta passeranno dai 12 di oggi (Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino e Verona) ai 16 di domani, con 4 città che si aggiungono (Genova, Milano, Napoli e Trieste) a 17 di mercoledì 23 con l’arrivo del bollino rosso di Venezia.

Le ondate di calore, precisa il Bollettino del ministero, si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione.

Il tasso di umidità è previsto infatti in crescita così come le notti tropicali, ovvero con valori sempre sopra i 22-23°C, sottolinea il fondatore del sito www.ilmeteo.it, Antonio Sanò indicando che al Nord le temperature saranno sopra la media del periodo anche di 10-12°C, come in Francia e Germania. Giornate roventi, ma anche l’alluvione dell’Emilia Romagna caratterizzano «un’annata nera per l’agricoltura italiana con danni – evidenzia Coldiretti – che, tra coltivazioni e infrastrutture, supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna»

Ansa

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