Comune di Govone, dopo le dimissioni del sindaco nominata una commissaria

Martedì 29 agosto alle 21, nella sede della Pro loco a Canove il comitato No biometano chiama a raccolta i cittadini di Govone e dei paesi vicini. 

Un appello al sindaco di Govone Elio Sorba: ritiri le dimissioni e dica no all'impianto biometano
Un rendering dell'impianto previsto nella frazione di Govone.

GOVONE È Claudia Bergia, viceprefetta aggiunta, la commissaria del Comune di Govone dopo le dimissioni del sindaco Elio Sorba a seguito delle polemiche legate al progetto di un nuovo impianto per il biogas.

Sorba aveva rassegnato le proprie dimissioni dalla carica il 31 luglio 2023 e le stesse, decorsi venti giorni dalla data di presentazione senza essere state ritirate, sono divenute irrevocabili il 20 agosto così viene sciolto il consiglio comunale.

Alla commissaria sono stati conferiti i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale fino alle prossime elezioni che si terranno nel corso della tornata di inizio giugno 2024 che prevede anche europee e regionali.

Il comitato No biometano incontra i cittadini

Martedì 29 agosto alle 21, nella sede della Pro loco a Canove il comitato No biometano chiama a raccolta i cittadini di Govone e dei paesi vicini.

L’incontro servirà, prima di tutto, per avere conferma del sostegno della cittadinanza: «Lo verificheremo martedì 29 agosto con la presenza, le proposte, la determinazione e il sostegno economico che i cittadini sapranno dimostrare», scrive il direttivo del comitato nell’invito all’assemblea. «Abbiamo raccolto alcune centinaia di firme e circa 2mila euro ma servono almeno mille firme e circa 10mila per coprire i costi stimati della nostra battaglia. Senza il vostro effettivo sostegno il direttivo, che in poche settimane ha attivato mille iniziative concrete non se la sente di proseguire e potrebbe rimettere il mandato».

Due punti fondamentali verranno illustrati ai presenti: la necessità di ottenere delibere contro il nuovo impianto da parte dei Comuni confinanti e la stesura di perizie tecniche qualificate che mettano in evidenza i problemi ambientali e di salute pubblica conseguenti al nuovo impianto. «Dalla lettura degli atti depositati, abbiamo riscontrato seri problemi di sovraccarico ambientale del territorio di Canove che tecnici esperti avranno cura di denunciare con memorie specialistiche nelle sedi e presso gli enti preposti alle decisioni», spiegano dal comitato.

Una volta definiti i prossimi passi il comitato No biometano intende incontrare la Ferrero e portare «all’azienda che ha commissionato l’impianto, le indicazioni che verranno dall’assemblea».

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