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Massimo Marasso è d’argento al Rally di Santo Stefano Belbo

Massimo Marasso è d’argento al Rally di Santo Stefano Belbo

SANTO STEFANO BELBO Passata la vendemmia, che ha visto l’enologo Massimo Marasso sempre impegnato, il neivese ha potuto rivestire i panni del pilota per il Rally Santo Stefano Belbo trofeo Merende che si è svolto il 5 novembre e il portacolori di Turismotor’s, è tornato in prova speciale conquistando una seconda piazza che vale oro, affiancato dal navigatore biellese Tiziano Pieri, che nell’occasione ha sostituito benissimo il padre Luca sulla Škoda Fabia Rally2 evo curata da Roger tuning.

«Dire che sono felice, è dir poco, per questo risultato fantastico, avendo lottato con piloti velocissimi che tutti conosciamo bene». In effetti la gara di Marasso-Pieri è subito partita nel miglior modi con il quarto tempo nella prova di apertura, la San Carlo.

Massimo Marasso è d’argento al Rally di Santo Stefano Belbo 1

«Un quarto tempo parecchio significativo, perché ero a soli 8 decimi dal vincitore della speciale il francese Mathieu Arzeno, accreditato come uno dei grandi favoriti della gara», spiega Marasso. La gara di attacco  è proseguita anche nella successiva Santo Stefano dove ha staccato il terzo tempo salendo sul podio della classifica assoluta, attacco che è proseguito anche nella ripetizione della San Carlo successiva, con il quinto tempo, ma avendo sotto controllo la situazione.

«Prima della partenza abbiamo fatto la scelta di pneumatici corretta, ma queste sono cose che si scoprono solo quando si è in speciale. La gara si è svolta con il sole, ma nella notte aveva piovuto e sull’asfalto c’era quella patina di umido insidiosissimo che pretenderebbe gomme diverse a ogni curva. Ma ciò non è possibile. Noi siamo partiti con gomme morbide da asciutto, che si sono comportate benissimo sull’umido e ci hanno consentito di ben figurare nei tratti dove l’umido non c’era».

Massimo Marasso è d’argento al Rally di Santo Stefano Belbo 3

Come nella San Carlo-2 che fino allo scollino era umida e asciutta nella salita. «Allo scollino eravamo decisamente in vantaggio sul passaggio precedente, vantaggio che abbiamo perso nel tratto successivo quando la temperatura elevata ha mandato le gomme in pappa. Alla fine abbiamo segnato un tempo di 1 decimo più lato rispetto al passaggio precedente. Se le gomme avessero tenuto avremmo vinto la prova? Probabilmente sì, ma non è andata così», afferma sereno Marasso che con questa prestazione sale comunque in seconda posizione assoluta che manterrà fino al termine.

A due prove dal termine Marasso-Pieri erano secondi assoluti con un ritardo di 15”5 dal leader della classifica e un vantaggio di 10”3 sul più prossimo inseguitore. In parco assistenza conciliabolo per decidere la strategia delle ultime due prove speciali, che prevedeva l’attacco nella successiva Santo Stefano per poi vedere il da farsi. «La prova di Santo Stefano non ha cambiato di una virgola la classifica, per quanto ci riguardava. Davanti c’era Mattia Pizio, irraggiungibile, mentre dietro di noi era salito il nostro compagno di squadra Patrick Gagliasso, in piena lotta per la terza piazza, ma lontano da noi di 9”2. Un’ultima prova da disputare con prudenza senza perdere il ritmo per conquistare una posizione d’argento, perché il fondo era insidiosissimo e si scivola ovunque».

Massimo Marasso è d’argento al Rally di Santo Stefano Belbo 2

E così è stato. Quinto tempo in prova, ma secondo posto finale sul podio di Santo Stefano Belbo conquistato. Coppe al cielo e brindisi con lo spumante Asti Docg (consorzio di cui Marasso è vice presidente). «Sono molto soddisfatto di questo risultato arrivato sulle strade amiche della Valle Belbo. Il Rally di Santo Stefano trofeo delle Merende è una gara ottimamente organizzata (sono gli stessi organizzatori dell’Alba tricolore) gente che correndo loro stessi in macchina sanno quali sono le aspettative di noi piloti. Una gara difficile per le condizioni meteorologiche, anche se abbiamo avuto una bellissima giornata. Il fondo era molto insidioso e noi siamo riusciti ad azzeccare la scelta di gomme, con le Michelin che si sono comportate ottimamente sia nell’umido sia nell’asciutto, consentendoci di disputare l’intera gara con un solo treno di pneumatici. Una gara molto impegnativa, per il confronto con piloti di rango e per quel fondo che non offriva la minima confidenza e bastava una piccola sbavatura per perdere terreno e posizioni in classifica, o addirittura finire fuori strada, come è successo a molti equipaggi».

Per Massimo Marasso ora inizia il tour de force natalizio, un periodo di grande impegno per chi lavora nel mondo del vino, uno dei regali più apprezzati sotto l’albero; però un pensierino a una futura uscita ronza ancora nella testa dell’enologo-rallista.

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