Saggio è chi ringrazia Dio dei doni senza sprecarli

PENSIERO PER DOMENICA – XXXII TEMPO ORDINARIO – 12 NOVEMBRE

Il senso della celebrazione della 73ª Giornata del ringraziamento, in questa 32ª domenica del Tempo ordinario, ci viene suggerito dalla prima lettura (Sap 6,12-16). L’autore del testo ci ricorda che i doni di Dio, di cui ringraziare, sono tanti e sono gratuiti. Tra questi c’è la sapienza, un dono anche alla nostra portata, perché «si lascia trovare da quelli che la cercano». Il Vangelo (Mt 25,1-13) ci ricorda che non basta ringraziare per i doni di Dio; bisogna usarli bene!

Saggio è chi ringrazia Dio dei doni senza sprecarli
Le vergini folli, particolare di un affresco del XII secolo, cappella del castello di Castellappiano.

La gratuità dei doni di Dio può essere la chiave di lettura della parabola delle dieci damigelle invitate a fare parte del corteo nuziale. L’organizzatore aveva fatto le cose per bene: aveva dato a ognuna una lampada con l’olio. Lo sposo non era però un campione di puntualità, per cui l’attesa si era fatta talmente lunga che le ragazze si erano addormentate. Possiamo immaginare che alcune, prima di addormentarsi abbiano spento la lampada, mentre altre l’abbiano tenuta inutilmente accesa, consumando l’olio. All’arrivo dello sposo, le prime poterono fare parte del corteo ed entrare nella sala del convito, mentre le seconde furono costrette ad andare a comperare olio. Arrivate a cena inoltrata non erano più state ammesse.

La punizione può sembrare eccessiva se si considera la bontà dello sposo-Gesù proclamata da tutto il Vangelo. Non è facile capire la severità di Gesù nei confronti di ragazze, colpevoli di essere un po’ svampite. Proprio lui che arriverà a perdonare all’istante un condannato a morte in croce per aver commesso un delitto molto grave! Le spiegazioni sono tante. Ne vogliamo suggerire una, prendendo spunto dall’esortazione apostolica Laudate Deum di papa Francesco.

Dio perdona; la natura no. Il Papa invita l’umanità a prendere atto che il tempo è scaduto: la devastazione del Pianeta, lo spreco di risorse e l’inquinamento sono arrivati al punto tale che non possiamo più tornare indietro, ammesso che siamo disposti a farlo. Per rimediare ai disastri fatti ci vorranno molto tempo (secoli!) e molti soldi! Siamo come le ragazze costrette ad andare a comperare l’olio. La Giornata del ringraziamento è un invito a riflettere sul fatto che dilapidare i doni gratuiti di Dio (per esempio: tenere accese le lampade, bruciando energia quando non serve) non è senza conseguenze. Dio però non ci ha abbandonati, ma ha messo a disposizione la sapienza: come i tanti scienziati citati da papa Francesco. Ascoltarli e seguirne i consigli ci costerà caro, ma è l’unica strada per evitare guai irreparabili.liturig

 Lidia e Battista Galvagno

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