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Sei vittime su 10 subiscono in casa da compagni o ex

Sette milioni di italiane dichiarano di avere subito violenza nella vita 1

I NUMERI 82 donne uccise, secondo l’ultimo report del Ministero degli interni: è accaduto tra le mura di casa, in un momento di festa o in un giorno qualsiasi, per strada o all’esterno di un locale. Alcune erano molto giovani, altre adulte o anziane. Erano fidanzate, conviventi, single, incinte, madri o senza figli. Vite e storie diverse, diventate numeri su un tragico fascicolo, perché tutte hanno trovato la morte per mano di un uomo: un marito, un fidanzato, un ex compagno, uno stalker, un padre.

Il Viminale analizza il femminicidio nel quadro degli omicidi registrati in Italia quest’anno: su 282 persone uccise, 102 sono donne, 82 delle quali hanno perso la vita in ambito familiare o affettivo. Se i femminicidi sono la punta dell’iceberg, esistono inoltre violenze, che faticano a emergere. Su quest’ultimo punto, è intervenuto anche il Consiglio d’Europa: il quadro italiano è preoccupante, perché i numeri «mostrano un’alta percentuale di procedimenti per violenza domestica e sessuale archiviati nella fase delle indagini preliminari, un uso limitato degli ordini di protezione e un tasso significativo di violazione degli stessi». Per questo, la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per via di una risposta inefficace alle denunce pervenute. Il nostro Paese dovrà rispondere, indicando i prossimi interventi, entro il 30 marzo 2024.

Per capire la situazione generale è utile l’ultimo report del Viminale, relativo al 2022. L’11,6 per cento del campione considerato, rappresentativo delle donne italiane, parla di umiliazioni e insulti in ambito familiare, il 5,6 ha subito minacce, il 4,5 atti persecutori, il 3,8 maltrattamenti. C’è anche un 3 per cento di donne che parla di lesioni e botte e l’1,3 di violenze sessuali. Nel 20,6 per cento dei casi il violento è il partner, nel 30,3 l’ex, nel 49,1 un altro parente. Al momento della violenza, sei vittime su dieci si trovavano a casa, le altre per strada o in altro luogo pubblico. Solo l’8,2 per cento ha sporto denuncia rivolgendosi alla Polizia o ai Carabinieri, mentre il 6,1 per cento ha chiamato il numero unico 1522, il 5,6 per cento si è rivolto a un centro antiviolenza e 5 su cento hanno richiesto un intervento attraverso il 112.

Un capitolo a parte riguarda le molestie: il 18,9 per cento delle donne intervistate ne è stata vittima, contro il 3,4 per cento degli uomini. Il 31,6 per cento delle molestie avviene in ambito lavorativo, ma pure nel contesto familiare, sui mezzi di trasporto, da parte di conoscenti o sconosciuti.  

Francesca Pinaffo

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