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Pedaggio più caro per l’Asti-Cuneo. Ora le auto a Govone pagano 2,70 euro

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ALBA Il pedaggio per le autovetture che transitano alla barriera di Govone dell’Asti-Cuneo è salito di 10 centesimi con l’inizio del nuovo anno: ora si pagano 2,70 euro, con un aumento reale del 3,8%, percentuale più alta a causa degli arrotondamenti rispetto al 2,3% stabilito dal decreto Milleproroghe.

Alla barriera di Govone si pagano 10 centesimi in più anche per furgoni (da 3,30 a 3,40), mezzi pesanti a tre (ora la tariffa è 5,50) e quattro assi (7,10) mentre per gli autoarticolati con 5 assi il pedaggio è più caro di 20 centesimi, passando da 8,10 a 8,30 euro.

Il “gioco” degli arrotondamenti per eccesso o per difetto ai 10 centesimi di euro, non fa salire le tariffe che si pagano al casello di Cherasco: 0,70 euro per le auto, 0,90 per i furgoni e 1,40 per i veicoli a tre assi; salgono, invece, le tariffe per i veicoli più grandi con le classi 4 e 5 assi che salgono di 10 centesimi arrivando a 1,90 e 2,20 euro rispettivamente.

Asti-Cuneo, da marzo via al free flow

Il 2024 porterà con sé una novità rilevante sul fronte dell’Asti-Cuneo: dal 1° marzo, sul tratto tra Asti e Alba, saranno attivati quattro degli otto portali free flow previsti lungo la A33. Verrà così dismessa l’attuale barriera di Govone, che lascerà spazio al nuovo sistema di pagamento.

Lo conferma l’assessore ai lavori pubblici albesi Massimo Reggio: «La gestione dell’autostrada, con il relativo sistema, è prerogativa unicamente della società Asti-Cuneo, che ha optato per il free flow: di certo l’ideale sarebbe stato mantenere il sistema di pagamento attualmente più diffuso sulle autostrade italiane, ma in tutti i settori ci si sta muovendo verso sistemi telematici».

Il free flow si basa sull’attivazione di portali dotati di telecamere, che leggono in automatico le targhe dei mezzi: il pagamento avviene attraverso meccanismi come il Telepass, se l’automobilista ne è dotato. In caso contrario, bisognerà accedere al portale dell’autostrada o pagare tramite gli estremi bancari o postali.

Per quanto riguarda il tratto dell’autostrada di Isola d’Asti, la circolazione locale continuerà a essere gratuita. Pagheranno le auto che percorreranno l’intero tragitto fino ad Alba Est, mentre si pagherà solo il tratto percorso se si utilizzeranno le uscite precedenti, a Isola d’Asti, Costigliole e Govone.

«La seconda fase dovrebbe scattare a luglio», riprende Reggio. «Saranno attivati il portale di Alba Ovest, in località Toetto a Roddi, e il portale in prossimità dell’ospedale di Verduno, che servirà ad annullare il pedaggio per chi si recherà all’ospedale».

Una notizia, quella dell’attivazione del free flow, che ha sollevato la reazione dell’Osservatorio per il paesaggio di Langhe e Roero, che commenta: «Regione e concessionario avevano promesso che il free flow sarebbe partito solo ad autostrada finita: con l’entrata in vigore del sistema, numerosi roerini che entrano in autostrada a Costigliole, per andare ad Asti o per prendere la Torino-Piacenza, dovranno pagare. In più, per chi non ha un apparecchio a bordo per il pagamento automatico, sono previsti solo 15 giorni di tempo per regolarizzare, pena multe salate che vanno dagli 87 ai 344 euro, con la decurtazione di due punti dalla patente. Si creeranno enormi problemi anche per i turisti, di certo non dotati dei nostri sistemi. Questa sperimentazione è già stata tentata per l’autostrada Pedemontana dal 2015: da quel momento, sono state moltissime le contestazioni e i ricorsi degli utenti».

 Francesca Pinaffo

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