Matteo Della Bordella ospite delle Serate alpine del Cai di Alba

Della Bordella, nato a Varese nel 1974, si confronterà, con i ragazzi del progetto Portami su nella sala di arrampicata di viale Cherasca

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CAI ALBA L’appuntamento principale della sesta edizione di Serate alpine sarà venerdì 9 febbraio con l’alpinista Matteo Della Bordella. La rassegna è organizzata dal Cai di Alba del presidente Bruno Bonino e dalla cooperativa Coesioni sociali di Gian Piero Porcheddu.

Della Bordella, nato a Varese nel 1974, per l’occasione si confronterà, alle 17.30 nella sala di arrampicata Pianeta verticale di viale Cherasca, con i ragazzi del progetto Portami su e i componenti del gruppo di alpinismo giovanile del Cai albese. Alle 21, al cinema sala Ordet, parlerà in un incontro dal titolo “La via più difficile”. Sarà affiancato da Fulvio Scotto, presidente del Club alpino accademico occidentale.

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Della Bordella in Groenlandia

Spiega Della Bordella: «Racconterò alcune mie avventure in montagna concentrandomi su Patagonia e Groenlandia. Le spiegazioni saranno accompagnate da suggestive immagini». Protagonista della Patagonia è il Cerro Torre, 3.128 metri tra Argentina e Cile. « La ritengo la montagna più bella del mondo, l’ho scalata tre volte, l’ultima delle quali nel 2022, quando ho aperto una nuova via, in stile alpino, sulla parete Est. È stato un processo durato quattro anni dal primo tentativo, un percorso lungo che impone preparazione, attesa delle giuste condizioni e capacità di cogliere l’opportunità che si ha di fronte».

Per quanto riguarda la Groenlandia, «essendo un’isola enorme con soli 60mila abitanti, è forse uno dei pochi posti al mondo che lasciano spazio all’avventura. Ci sono parecchie pareti di roccia inesplorate, alcune di esse sono a picco sul mare, con altezze che arrivano ai mille metri. La spedizione è stata davvero particolare: partiti dal Tasiilaq, sulla costa Est, io e i miei due compagni abbiamo percorso 165 chilometri in kayak prima di arrivare alla parete. Al termine, siamo ritornati con lo stesso mezzo».

Matteo ha ereditato la passione per l’alpinismo dal padre, «ho iniziato con lui a tredici anni. Abbiamo girato tutte le Alpi, poi ho proseguito da solo e sono entrato nel prestigioso gruppo Ragni di Lecco. Ai giovani alpinisti consiglio di avere molta pazienza. Devono ricordarsi che è la montagna a dettare le condizioni, non siamo noi».

Serate alpine proseguirà venerdì 16 febbraio alle 21, nella sede Cai di piazza Cristo re, con Antonio Santeusanio, il quale, da settantenne, ha percorso in solitaria la Via alpina.
Infine, venerdì 23 febbraio, sempre alle 21 in sede, l’ospite sarà il giovane Marco Cocito.

Davide Barile

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