Giornata internazionale della donna: nel salone consiliare di Cherasco si parlerà di cibo e disturbi alimentari

Giornata internazionale della donna: nel salone consiliare di Cherasco si parlerà di cibo e disturbi alimentari

CHERASCO Indagare il nesso fra cibo e benessere nei diversi contesti di vita e momenti dell’esistenza: la città delle paci celebra l’8 marzo, giornata internazionale della donna dando la parola, per una serata di conferenza, a un duo al femminile. Giovedì 7 marzo, dalle 20.45, nel salone consiliare del Municipio, la dottoressa Cloè Dalla Costa, direttrice della struttura complessa di Nutrizione clinica e disturbi del comportamento alimentare dell’ospedale di Verduno, toccherà temi di grande attualità legati all’universo del cibo, con il supporto della collega Anna Rovera, responsabile della progettazione per la Fondazione ospedale Alba-Bra.

Diete, alimentazione sana nel contesto scolastico e in quello ospedaliero saranno oggetto di approfondimenti e discussione, insieme all’analisi delle patologie legate al rapporto con il cibo, vista l’imminenza della giornata nazionale del fiocchetto lilla. Quest’ultima ricorrenza, in programma il 15 marzo, è nata per sensibilizzare su malattie quali anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata.

Commentano gli assessori Elisa Bottero e Agnese Dogliani e la consigliera comunale Lidia Fissore: «Mangiare bene è la chiave del benessere e della longevità. Non solo è importante seguire un regime alimentare corretto, bilanciando i diversi apporti nutritivi.Ogni fase dell’esistenza richiede alimenti differenti. Ci auguriamo che questo appuntamento, organizzato con il patrocinio dell’Asl Cn2, possa fornire spunti di riflessione utili all’intera comunità».

Nata in seno al movimento delle suffragette, l’antesignana dell’attuale giornata internazionale della donna venne celebrata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909. Nei decenni successivi l’appuntamento si diffuse in alcuni paesi anglosassoni, approdando in Italia nel 1922. Come confermato dall’Onu nel 1977, la riflessione sui temi legati alla discriminazione di genere è l’asse portante della ricorrenza, volta a facilitare la partecipazione attiva delle donne alla vita delle nazioni.

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