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Punk. Kill me please, domani Spazio Kor di Asti presenta la performance di Francesca Foscarini e Melina Sofocleous.

ASTI Continua Music non stop, la stagione allo Spazio Kor di Asti con la direzione artistica di Chiara Bersani e Giulia Traversi e un cartellone di performance dal respiro europeo, linguaggi differenti e particolare attenzione all’accessibilità (tema centrale del lavoro di Spazio Kor, che l’ha reso punto di riferimento a livello regionale e non solo).

Domani, sabato 23 marzo, alle 21, andrà in scena “Punk. Kill me please,” performance ideata e creata da Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco. Performer Francesca Foscarini e Melina Sofocleous.

Il lavoro, nella sua drammaturgia frammentaria e costruita brano dopo brano come in un concerto rock, porta i due corpi femminili a trasformazioni continue e iconiche, mettendo in scena un manifesto vivente di femminismo, coraggio, ironia e libertà. Lo spettacolo nasce dalla fascinazione per il fenomeno culturale del Punk rock, per gli elementi rivoluzionari della sua estetica e per le domande, ancora oggi aperte, contenute nella sua visione politica. In particolare, si ispira alla leggendaria e difficile relazione tra Sid Vicious e Nancy Spungen, coppia iconica del Punk rock britannico, e si nutre di letture, ascolti e visioni dell’epoca.

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La durata dello spettacolo (accessibile a un pubblico non vedente e con disabilità  con audiodescrizione a cura di Camilla Guarino e Giuseppe Cuminiello) è di 70 minuti. Il costo del biglietto intero è di 10 euro, ridotto 8 euro (per tesserati Kor card e Biblioteca Giorgio Faletti, abbonati al Teatro Alfieri, under 25 e over 60); ridotto per gruppi da 10 persone 5 euro. Prevendite online su webtic.it e in biglietteria presso Spazio Kor, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e la sera dello spettacolo.

Per prenotazioni e informazioni: info@spaziokor.it – tel. 327-84.47.473 (Whatsapp) – on line su www.allive.it Francesca Foscarini è una danzatrice e coreografa, nata a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1982.  Inizia da giovanissima la propria carriera di danzatrice, lavorando come interprete per Roberto Castello e nel 2009 intraprende il percorso di autrice, ottenendo diversi riconoscimenti. In particolare, nel 2015, le viene assegnato il premio Danzatrice dell’anno sulla scena contemporanea nella quarantatreesima edizione di Positano premia la danza – Leonide Massine. Tale riconoscimento arriva dopo quello per il miglior solo al 17 Masdanza international dance festival delle isole Canarie assegnato nel 2012 a Cantando sulle ossa e alla vittoria nel 2013 del premio Equilibrio per l’interprete, ottenuto per Grandmother, nato dalla collaborazione con Sara Wiktorowicz. Insieme a Marco d’Agostin e Giorgia Nardin è fondatrice dell’Associazione Van (2013), organismo di produzione della danza supportato dal Ministero per i beni e le attività culturali.

Manuela Zoccola

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