Avvicendamento ai vertici della Federazione provinciale di Coldiretti Asti:

Avvicendamento ai vertici della Federazione provinciale di Coldiretti Asti:

ASTI Dopo cinque anni d’intensa attività, il direttore Diego Furia passa il testimone a Giovanni Rosso, 54 anni, acquese e già Segretario di zona ad Alessandria. Avanzata dalla Coldiretti nazionale, la proposta di Rosso è stata approvata all’unanimità, nei giorni scorsi, durante la seduta guidata dal presidente Monica Monticone. Con cadenza mediamente quinquennale, la Coldiretti è solita avvicendare la direzione delle diverse Federazioni provinciali, nell’intento di sviluppare rinnovate competenze. Figlio di agricoltori, Rosso si è formato alla scuola agraria di Asti e ha fatto ingresso in Coldiretti 25 anni fa, prima come tecnico e poi come Segretario di zona ad Acqui Terme e ad Alessandria.

Dice Giovanni Rosso: «Sono onorato di aver ottenuto questo incarico nella provincia di Asti, che si posiziona tra le prime a livello nazionale per numero di soci. Sono consapevole della grande responsabilità che andrò ad assumere e confido nella massima collaborazione, così come nel dialogo aperto con tutto il team Coldiretti e con i Segretari di zona, nella convinzione che da soli non si va da nessuna parte, mentre insieme si può fare un ottimo lavoro in questo bellissima provincia».

Aggiunge la presidente Monica Monticone: «Tutt’insieme scriveremo un nuovo capitolo per questa meravigliosa terra e lo faremo con molto impegno, concentrandoci sulle relazioni umane, che ci legano ai nostri soci e al territorio. Con Diego Furia sono stati tempi intensi e costruttivi, durante i quali la nostra Federazione ha compiuto passi importanti. In Coldiretti ci vogliono coraggio e passione, qualità che, con il suo entusiasmo, ha trasmesso a tutti noi. Cinque anni tra dinamismo, crescita e sviluppo, che hanno rafforzato l’orgoglio e il senso di appartenenza a Coldiretti».

Il delegato confederale Bruno Rivarossa ha parlato di cambiamento responsabile: «È importante dare immediata continuità, specie in una provincia strategica come quella di Asti. I cambiamenti hanno sempre bisogno della partecipazione di tutti per garantire equilibrio alla struttura e ai soci. Ricordiamo, inoltre, la necessità di stare in mezzo alla gente, per rendere sempre più inclusivo e partecipato il nostro sindacato».

Infine, il saluto di Diego Furia: «Sono stati cinque anni meravigliosi, letteralmente volati via. L’Astigiano è un grande territorio con un’imprenditoria altrettanto grande, che sta compiendo passi da gigante. Coldiretti Asti è un’organizzazione esemplare e il suo bagaglio storico ne rappresenta la forza. Le competenze e i valore umano dello staff rappresentano quel valore aggiunto, che fa la differenza. Di più non avrei potuto desiderare da questo territorio per l’esperienza di vita e professionale che mi ha dato».

Manuela Zoccola

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