AUTOSTRADA «Le ruspe stanno predisponendo il terreno dove vengono piantati i plinti, che sono il basamento del viadotto che collega l’ultimo tratto dell’Asti-Cuneo». Con queste parole il presidente della Regione Alberto Cirio ha dato il via al cantiere che nei prossimi mesi, comunque entro il 2024 come sottolineato dalle autorità presenti, completerà il cavalcavia di collegamento con il moncone di Cherasco. Presenti anche il sindaco di Alba Carlo Bo, il consigliere Daniele Sobrero, la sindaca di Verduno Marta Giovannini, il consigliere regionale Paolo Bongioanni e l’assessore ai trasporti Marco Gabusi.
«Dopo le bonifiche belliche e le varie fasi burocratiche – il viadotto nasce con parere favorevole del Ministero dell’ambiente e di quello della cultura, che lo ha dato dopo alcune prescrizioni – lo scavo testimonia l’impegno a raggiungere l’obiettivo di finire durante questo anno», ha aggiunto Cirio. Ribadita anche la gratuità della tangenziale da Baraccone a Roddi, permettendo il traffico ai trattori.
Il direttore tecnico di Satap Valter Re ha spiegato: «Abbiamo iniziato a lavorare al viadotto della provinciale 7, che unisce i Comuni di Verduno e La Morra. È la più significativa e visibile perché deve scavalcare di 4 o 5 metri la strada. Il tracciato prosegue in collina con opere minori, che permettono di ricucire il territorio. L’opera è di cinque chilometri e si unisce a un tratto già realizzato ma non ancora in esercizio, dopo lo svincolo di Alba Ovest. Raggiungerà il famoso viadotto appeso che da anni attende di avere una sua funzionalità, scavalcando la provinciale 7».
Lorenzo Germano
