La mostra antologica “Pietas” con sculture e disegni dell’artista Paolo Spinoglio, presso il Museo Diocesano San Giovanni

La mostra antologica “Pietas” con sculture e disegni dell'artista Paolo Spinoglio, presso il Museo Diocesano San Giovanni

ALBA Sabato 6 aprile,  alle ore 17.30 presso il Museo Diocesano San Giovanni, è stata inaugurata la mostra antologica “PIETAS” con la quale si intende far conoscere e valorizzare le sculture e i disegni di Paolo Spinoglio, torinese di nascita ma astigiano di adozione.

In particolare, il progetto espositivo si concentrerà sull’importante corpus di sculture d’ispirazione religiosa avente per soggetti la Crocifissione, la Deposizione di Cristo dalla croce e la Pietà, ovvero Maria che sorregge il corpo esanime del Figlio Gesù: temi molto sentiti dall’artista e affrontati più volte nel corso della sua attività con soluzioni formali diverse.

La pietas nel suo senso profondo

Se oggi il termine “pietà” ha ridotto considerevolmente la sua profondità semantica ed è usato soprattutto per esprimere un generico senso di compassione e pena, se non addirittura disgusto (si pensi alla locuzione «fare pietà»), nel mondo antico il termine pietas esprimeva una serie di doverosi atti di giustizia sia verso gli altri uomini sia verso gli dei, e il rigoroso esercizio di tali atti nella condotta dei singoli individui ne indicava lo spessore morale.

Il Cristianesimo riprende e aggiorna i valori della pietas latina: la pietas verso Dio si manifesta nell’osservanza delle pratiche religiose, mentre la pietas verso gli altri uomini si realizza nelle opere di misericordia corporale e spirituale, così come vengono enunciate da Gesù nel Vangelo di Matteo.

Tra queste vi è proprio “seppellire i morti”, pratica importantissima anche nel mondo pagano: chi, infatti, non dà sepoltura a un cadavere viene considerato empio (“im-pius“), con tutte le conseguenze che questa omissione comporta.

Le opere scultoree di Spinoglio riprendono questo aspetto originario di “pietas“: l’artista lascia il minimo spazio indispensabile alle emozioni dei suoi personaggi per concentrarsi sulle loro azioni, le braccia si aprono per accogliere il corpo senza vita di Gesù, per sostenerlo, per trasportarlo, per darsi vicendevole conforto.

In tale ottica, la Pietà di Spinoglio guarda al modello verticale della Pietà Rondanini di Michelangelo piuttosto che alla “morbida” Pietà vaticana: Maria non si limita a presentare, seduta e silenziosa, Gesù esanime alla devozione dei fedeli, ma è in piedi e deve sorreggere nel suo abbraccio il corpo del Figlio senza vita e sopportare la violenza di quel peso che parrebbe scivolare via da un momento all’altro.

Nella poetica di Spinoglio, quindi, la pietà non può essere semplice compassione o contemplazione passiva ma deve farsi azione, braccia e cuori che si aprono per andare sempre incontro al prossimo e sostenerlo nelle sue difficoltà.

Alle opere scultoree farà da contrappunto un folto numero di disegni e studi preparatori realizzati da Spinoglio sugli stessi soggetti.

A corollario della mostra, saranno esposte preziose incisioni aventi per soggetto la Crocifissione e la Deposizione di Cristo, contenute in alcuni volumi antichi della Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti.

Il percorso espositivo, curato dall’Associazione Paolo Spinoglio con testo critico di Clizia Orlando:

Nell’allestimento presentato si svela, nelle morbide tensioni di modellato, l’intento di creare la suggestione di un’armonica sintonia tra i soggetti che celebrano la storia della Passione di Cristo e lo spazio connesso. Lo scultore ha plasmato la materia riuscendo a infondere nelle sue pieghe la drammatica potenzialità di un messaggio svuotato da fardelli retorici, essenziale nei volumi, puntuale nella volontà di imprimere nei profili la valenza comunicativa della sua arte
Con il patrocinio della Provincia di Asti, del Comune di Asti e del Progetto Città e Cattedrali, sarà aperto al pubblico dal 5 aprile al 26 maggio 2024.

Come partecipare

Per tutta la durata dell’evento l’ingresso al Museo Diocesano sarà con offerta libera.

Orario

Venerdì 16:00-19:00, sabato e domenica dalle 09:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.

Nei restanti giorni della settimana su prenotazione all’indirizzo museo@sicdat.it oppure al 351.707.7031.

Possibilità di visite guidate su prenotazione.

 

 

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