Abitare il piemontese: la parola della settimana è Anflé

Insudiciare, infradiciare, imbrattare, sporcare, insozzare, lerciare, impiastrare, inzaccherare

Con Paolo Tibaldi scopriamo le origini della parola piemontese "Caponèt"

ABITARE IL PIEMONTESE Beica ‘d nen aflete tut. Ecco una raccomandazione che eravamo soliti sentire da bambini: cerca di non insudiciarti tutto. Turbolenti quali eravamo, e forse lo siamo ancora, non era poi così sbagliata. Anflé è il verbo di cui parliamo oggi. Il suo significato spazia in una miriade di sinonimi: insudiciare, imbrattare, sporcare, di materiale liquido o semiliquido come può essere la vernice, il silicone, l’olio per il motore o la fanghiglia. Si usa per indicare l’infradiciarsi di materiale rigorosamente non commestibile e capiremo tra poco il perché.

Intanto, va detto che il verbo si può coniugare nella forma riflessiva anflesse (imbrattarsi). I sostantivi che ne derivano sono, per esempio, l’anfluȓa ovvero l’imbrattamento o la sporcizia e l’anfelamuȓaje, un termine scherzoso per definire l’imbianchino. Per la fonetica si dovrebbe risalire al latino inflare, forse attraverso il francese enfler (gonfiare), ricordando la parola italiana afflato, ispirazione pur sempre pertinente al respiro. Poiché il trapasso semantico a sporcare è poco evidente, il Repertorio etimologico piemontese ipotizza uno slittamento da aumentare di volume, gonfiare, per bubboni, aria intestinale o feci al senso di sporcare, imbrattare, farsela addosso.

A fare il paio con anflà c’è un’altra parola non meno interessante: ambërlifà. Ecco il verbo che indica comunque un imbrattarsi, uno sporcarsi, ma questa volta di qualcosa di commestibile. Ambërlifà ‘d cicolata, ‘d mostarda, ‘d bagnèt verd. Si tratta dunque di un impiastricciamento tipico dei golosi che, nella foga dell’appetenza, finiscono per spalmarsi residui di cibo nei dintorni di mani e bocca. L’origine di ambërlifà (al riflessivo ambërlifesse) è oltremodo sorprendente. La bërla è il caccherello, uno sterco animale a forma di pallina, dall’onomatop prelatina berl (colpire, scuotere, oscillare) che assume diverse valenze secondarie, tra cui quella relativa agli escrementi. Ambërlifé, ambërlifada e sbërlifé presentano un ampliamento semantico da macchiare di sterco a sporcare. Potrebbero rientrare in questa famiglia anche voci quali sbërlacé (macchiare con liquidi, sorbire rumorosamente). Due parole disarmanti che destano contemporaneamente sorriso e disperazione.

Paolo Tibaldi

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