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È partito da Bra il pellegrinaggio verso Castellinaldo in ricordo del beato Luigi Bordino

BRA E anche quest’anno la tradizionale camminata da Bra a Castellinaldo, giunta alla decima edizione, in ricordo di fratel Bordino è partita sabato 29 giugno, con l’organizzazione della Parrocchia e del Comune di Castellinaldo.

Collaborano per la riuscita dell’appuntamento Azione cattolica e Centro sportivo italiano, Castrum Aynaldi, diocesi di Alba e famiglia cottolenghina che si avvalgono dell’esperienza dei gruppi Alpini e dei volontari della Protezione civile operativi nei luoghi interessati dal percorso lungo 27 chilometri, con possibilità di aggregarsi durante le varie tappe.

Non potevano mancare gli alpini del gruppo Ana di Bra che hanno rifocillato i partenti. Presente l’assessore Luciano Messa in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Bra.

Il significato della camminata

Nato a Castellinaldo nel 1922 da famiglia contadina, Andrea Bordino partecipò alla campagna di Russia, dove fu catturato e visse in prigionia per due anni. Al ritorno in patria, lasciò la famiglia ed entrò nella Piccola casa della divina provvidenza di Torino, dove vestì l’abito religioso dei fratelli cottolenghini assumendo il nome di Luigi della Consolata. Si dedicò con generosità e umiltà ai malati e ai disabili. Morì nel 1977, concludendo santamente una vita donata per lenire le sofferenze altrui nello spirito di Cristo.

Ogni anno alla fine di giugno, dal 2016, si organizza una camminata dal santuario della Madonna dei fiori di Bra a Castellinaldo, un evento di fede che attira molti devoti per vivere insieme il ricordo del medesimo pellegrinaggio che Andrea Bordino fece.

Bordino, scampato alla guerra in Russia, nella primavera del 1946 fece lo stesso pellegrinaggi. «Non sapeva che cosa fare della propria vita – racconta una devota braidese, Teresa Berrino – e decise di fare la strada dal suo paese al santuario per chiedere alla Vergine la grazia di essere illuminato. Dormì una notte sul pavimento dell’antico santuario e al mattino, riprendendo il cammino verso casa, gli fu più chiaro che doveva dedicarsi ai malati a agli ultimi».

La Madonna dei fiori fu determinante nella sua vocazione religiosa nella famiglia di San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Con don Orione, il Cottolengo, fratel Luigi Bordino si può annoverare tra i santi più devoti alla Madonna dei fiori.

L’inaugurazione della statua nella nicchia di destra dell’antico santuario.

Sabato 25 giugno 2022 in conclusione del pellegrinaggio nel santuario della Madonna dei fiori il vescovo di Alba monsignor Marco Brunetti e il rettore monsignor Giuseppe Trucco concelebrarono la Messa e impartirono la benedizione inaugurale alla statua bronzea dedicata al beato Fratel Bordino posta nella loggia di destra della facciata dell’antico santuario.

Un cappello da Alpino, un camice e strumenti medici saltano subito all’occhio guardando la statua del beato: oggetti semplici ma carichi di significati profondi e per questo capaci di raccontare una vita straordinaria. La scultura fa il paio con quella del beato Giacomo Alberione, fondatore della famiglia paolina, alloggiata nella parte sinistra della facciata dell’antico santuario.

Lino Ferrero

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