ALBA Nel corso dell’incontro tra il comitato del quartiere Piave e l’assessore Davide Tibaldi, l’Amministrazione ha ribadito la volontà di trovare una soluzione per la presenza del rudere che da molti anni fa bella mostra di sé nello spazio antistante il condominio Alba verde.
La storia risale alla decisione degli eredi Nano di costruire sopraelevando i locali della precedente attività di produzione di arredi per bar. Ne derivò un contenzioso con un confinante che determinò il fermo dei lavori sino al- l’abbandono del cantiere.
Della costruzione è rimasta la prima soletta e, in parte le pile di sostegno del piano superiore. Col tempo, parliamo di molti anni, la struttura è andata in rovina: all’interno ha proliferato un gerbido ben accogliente per diverse specie di flora e fauna, all’esterno la ruggine ha preso possesso delle parti metalliche esposte alle intemperie e prive di manutenzione. Nessuno dei tentativi fatti, anche dalle Amministrazioni albesi, ha ottenuto risultati concreti a parte la copertura dei ruderi col telo attuale per cercare di mitigare l’impatto visivo sul corso.
Soltanto nel maggio scorso l’allora assessora all’urbanistica Fernanda Abellonio raccolse l’interessamento della famiglia Revello e della Dimar all’acquisto e al recupero dell’area.
Il nuovo progetto
«La notizia ci è stata confermata dall’assessore Davide Tibaldi e, grazie a contatti personali, sappiamo che l’acquisto da parte della Dimar è stato perfezionato così come la volontà di dare un nuovo corso alla lunga storia del “rudere di corso Piave”», spiega il presidente del comitato Elio Gerlotto.
Il progetto proposto da Dimar prevede il completo abbattimento dei resti del cantiere rinunciando nel contempo a sfruttarne la cubatura. Quindi nell’area non sarà costruito nulla. La volontà è quella di demolire la facciata e svuotare completamente la parte retrostante compreso lo spazio occupato dalla precedente falegnameria. Se ne ricaverà uno spazio compreso tra 1.800 e 2mila metri quadrati dove sarà realizzata una piazzetta, un parcheggio con accesso dal corso e urbanizzazione con verde pubblico.
La progettazione e la realizzazione saranno totalmente a carico del privato, il Comune sarà coinvolto solo per la concessione delle autorizzazioni a operare.
Beppe Malò