ALBA Nonostante l’attenzione mediatica degli ultimi mesi, tutto resta uguale a sempre: i furgoncini degli intermediari alla stazione dei treni, la paga in nero da 3 0 4 euro all’ora, la mancanza di dignità per i lavoratori stranieri, all’interno di un sistema redditizio come il vino di Langa.
Ieri sera, 20 settembre, le Langhe del caporalato sono tornato su Rai Due, in seconda serata nel programma Tango, condotto da Luisella Costamagna.
Un dibattito, quello innescato dal servizio girato nei giorni scorsi ad Alba, Mango e sulle colline del territorio Unesco, che è poi confluito su temi come l’irregolarità, la mancanza di controlli e del salario minimo, con ospiti come Chiara Appendino e Francesco Storace.
Nel servizio, emerge una realtà che Gazzetta d’Alba ha raccontato molte volte, dalle parole del vescovo Marco Brunetti – che chiede dignità per i lavoratori – a quelle del sindaco di Mango Damiano Ferrero, che parla delle minacce ricevute dai caporali.
Ma anche la descrizione descritta dal direttore della Caritas don Mario Merotta: «Accogliamo lavoratori delle vigne: hanno i piedi distrutti dopo la giornata in vigna: si può permettere a uomini di lavorare in campagna con le infradito?».
A intervenire anche il procuratore di Asti Biagio Mazzeo, che sta conducendo l’indagine sul tema.
Rivedi il servizio Rai QUI.
Alcuni frame del servizio:
Gazzetta d’Alba affronterà il tema sul prossimo numero, in edicola martedì 24 settembre.