ASTI Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 35,8% di tutti i decessi. Una corretta prevenzione e la diagnosi precoce possono contribuire a combattere questo triste primato. Da tali premesse nasce l’open week lanciata dalla fondazione Onda, che si propone, anche quest’anno, di accendere i riflettori sulla prevenzione.
L’ospedale Cardinal Massaia di Asti è uno dei 150 presidi Bollino rosa coinvolti nell’iniziativa in tutta Italia. Del tema si parlerà in modo approfondito martedì 1° ottobre, nel nosocomio astigiano, in occasione della conferenza offerta alla cittadinanza: il primario di cardiologia Marco Scaglione, affiancato dalla propria équipe, fornirà indicazioni e consigli sulla prevenzione e il trattamento dell’infarto cardiaco, sulla valutazione dei fattori di rischio coronarico acuto, con cenni di educazione terapeutica e sanitaria.
L’appuntamento si terrà, dalle 14 alle 16 nella sala conferenze dell’elettrofisiologia (piano zero). I posti a disposizione per la conferenza, a partecipazione gratuita, sono 50: si raccolgono le prenotazioni fino mezzogiorno di venerdì 27 settembre, telefonando al numero 0141-48.71.21, dalle 9 alle 12.
Le malattie cardiovascolari si presentano nelle donne con un ritardo di almeno dieci anni rispetto agli uomini, essendo protette, fino alla menopausa, dallo “scudo” ormonale degli estrogeni. In seguito, l’incidenza è superiore, anche se si manifesta con un quadro clinico meno evidente. Le conseguenze, tuttavia, possono essere ben più gravi: le morti legate alle malattie cardiovascolari sono superiori, infatti, di circa 3 punti percentuali (il 35,8% nelle donne contro il 32,5% degli uomini).
Per entrambi i sessi, è cruciale il ruolo della prevenzione primaria, legata principalmente agli stili di vita, e della diagnosi precoce, in particolare per coloro che presentano fattori di rischio cardiovascolare, quali familiarità, età avanzata, fumo, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, sovrappeso, obesità e stress.
Manuela Zoccola