Proteco di Castagnito, la protesta si sposterà davanti ai cancelli della Ferrero

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ALBA Dopo lo sciopero di questa mattina alla Proteco di Castagnito il coordinamento regionale del sindacato Usb affida a una nota le sue riflessioni e scrive: «Dopo oltre vent’anni di silenzio, le lavoratrici dipendenti della Proteco, impiegate nell’appalto di confezionamento dei prodotti Ferrero, hanno proclamato il primo sciopero per rivendicare il giusto salario e l’aumento delle ore contrattuali.

Questa mattina, 26 settembre 2024, allo stabilimento Proteco di Castagnito hanno incrociato le braccia decine di lavoratrici ormai stanche di subire le conseguenze del collaudato sistema degli appalti che da oltre vent’anni le tiene al giogo del padrone. Prima dipendenti di una cooperativa (Gtpm), e adesso della società Proteco, queste lavoratrici hanno visto applicare una contrattazione che, dietro una nebulosa di accordi sottoscritti dalle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil, ha finito per impoverirle e renderle precarie.

Dopo che il nostro Sindacato aveva proclamato lo stato di agitazione delle operatrici del confezionamento, la società Proteco ha avviato un tavolo di contrattazione che ha prodotto solamente proposte inadeguate e insufficienti a rispondere alle esigenze rappresentate.

Le nostre richieste sono semplici:

  • applicazione di un contratto collettivo idoneo alla mansione svolta e non il solito multiservizi;
  • riconoscimento di una retribuzione adeguata alla mansione effettivamente svolta;
  • stabilizzazione delle ore contrattuali e riconoscimento del tempo pieno per tutte le lavoratrici.

Non siamo disponibili ad accettare l’elemosina proposta dalla Società che, con l’atteggiamento di indisponibilità mostrato al tavolo della contrattazione, ha confermato la volontà di proseguire i rapporti con l’applicazione di astrusi accordi di stagionalità che, di fatto, precarizzano l’occupazione».

Stipendi adeguati e pari diritti: in corso lo sciopero delle lavoratrici che confezionano i prodotti Ferrero (FOTO E VIDEO)

La protesta si sposterà davanti ai cancelli della Ferrero

«La protesta delle lavoratrici proseguirà con un ulteriore azione di sciopero e presidio dinanzi ai cancelli della committenza Ferrero che, dietro la patina di azienda virtuosa, cela un sistema di appalti al ribasso ed esternalizzazione dei servizi», prosegue la nota del sindacato. «Sarà necessario, riportare direttamente alla committenza tutte le questioni che hanno condotto le lavoratrici a mobilitarsi dopo oltre un ventennio di silenzio e sfruttamento contro il quale nessuna Organizzazione ha mai voluto scontrarsi. Siamo e saremo al fianco delle lavoratrici per sostenerle con ogni necessaria azione di sciopero»

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