Ultime notizie

Insieme a Marion si impara a cucire le trapunte dei ricordi

La tecnica detta quilting utilizzata per fare coperte riciclando, ora usa i vestiti delle persone care e arriva anche ad Alba con l’artigiana dell’Olanda

 3

VIA ZARA «Nascono dall’improvvisazione, non serve seguire un disegno o una trama, l’importante è avere tessuti a cui siamo legati dal punto di vista affettivo», spiega Marion Lousberg, artigiana olandese in Italia per alcune settimane.

Si chiamano coperte dei ricordi e vengono realizzate con la tecnica quilt. Per definizione con la parola quilting (trapuntatura) si intende l’arte di cucire insieme diversi strati di tessuto e ovatta per crearne uno unico. In origine le coperte erano realizzate unendo vecchi pezzi di stoffa, ma se al riciclo e alla creatività si unisce pure l’aspetto emotivo ecco che nascono le coperte di Marion.

«Realizzo per amici e parenti o su commissione coperte di questo tipo da circa cinque anni. Credo che una delle tecniche usate, più conosciuta come patchwork, sia nata negli Stati Uniti», spiega.

La proposta promossa da Rosalba Rivetti nei locali del laboratorio Slow bag recentemente inaugurati in via Zara, 10, ha raccolto subito la curiosità di alcune signore. «Ho portato una camicia di mia mamma e un paio di pantaloni di mio padre», racconta una partecipante. «Ora con la tecnica appena imparata proverò a realizzare la mia trapunta».

È così che gli abiti appartenuti a persone care si trasformano, «non devono essere per forza stoffe di vestiti di defunti, ma anche di un figlio che è andato a vivere lontano per esempio. La trapunta che abbiamo iniziato a realizzare può essere uno scrigno di ricordi o una fonte di conforto», aggiunge l’artigiana.

Per la realizzazione del progetto le partecipanti hanno creato tanti quadrati ritagliando i tessuti portati e poi hanno iniziato a cucire tra loro i diversi pezzi ottenuti con la tecnica del patchwork. Per l’imbottitura della coperta sarà utilizzata la lana delle pecore di Cuneo e poi si dovrà cucire un tessuto di supporto. Infine, per unire i tre strati posti uno sopra l’altro vengono impunturati a mano o a macchina, realizzando la trapuntatura.

La scelta del tessuto, del disegno, dell’imbottitura e delle cuciture conferiscono alla trapunta una firma personale. È fondamentale essere accurati, ma «la bellezza sta anche nell’imperfezione», conclude Marion. Il prossimo appuntamento è giovedì 3 ottobre alle 15. Per informazioni è possibile chiamare Rosalba al 351-69.54.052.

 Elisa Rossanino

Banner Gazzetta d'Alba