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Cento candeline in famiglia per l’arzilla bidella Severina Bianchi di Bra

Sabato riceverà i fiori dal sindaco, domenica farà festa coi parenti

Cento candeline in famiglia per l’arzilla bidella Severina di Bra
Severina Bianchi è nata nel 1924.

BRA Un secolo di vita è un patrimonio enorme, che va custodito con grande attenzione. Lo sa bene nonna Severina, che il 1° novembre spegnerà le fatidiche 100 candeline. La sua è stata un’esistenza non facile, ma questo non le ha impedito di attraversare dieci decenni, abbracciare i nipoti e adesso, nel suo ruolo di bisnonna, accudire 3 pronipoti.

Andiamo con ordine. Severina Bianchi nasce nel 1924 alla Fraschetta, frazione del Comune di Cherasco. Penultima di 6 figli (3 femmine e altrettanti maschi) cresce tra il lavoro in casa e la frequenza alla scuola elementare, proprio com’era consuetudine in quel tempo.

Si sposa con Domenico Bruno e va ad abitare a Tetti Chiaramelli, una frazione di Cervere. La famiglia ben presto si allarga con la nascita del figlio Luigi. Ma quando il primogenito ha appena 18 mesi di vita, Severina rimane vedova. Non si perde d’animo e con il figlioletto torna a vivere nella casa paterna, in frazione Fraschetta. Qui si rende utile, aiutando il fratello Luigi nei lavori in campagna.

Una vita fatta di fatiche, condite dalla responsabilità di crescere il figlio da sola. Quando Luigi compie 6 anni, Severina si presenta al concorso, bandito dal Comune di Bra, per un posto da bidella e lo vince. Allora si trasferisce all’ombra della Zizzola, e prende casa in via Vittorio Emanuele, vicino alla sorella Maria che, in quella stessa via, aveva un negozio da bustaia. Le due sorelle, grazie alla vicinanza fisica delle loro abitazioni, si danno una mano reciprocamente.

Passano gli anni e proprio la sorella Maria acquista un terreno in via Cherasco, sul quale vi costruisce una casa dove va a vivere anche Severina assieme a un fratello e ai genitori.

Lei intanto lavora alle medie Craveri, scuola in cui sia i professori sia gli alunni la amano molto. Anche il figlio Luigi si sposa e nel 1979 arriva la nipote Elisa; quando nel 1986 nasce Enrico (il secondo nipote), Severina va in pensione per dare una mano a crescere i due bimbi.

La famiglia si sposta in via Boves, nel quartiere Oltreferrovia e nel 2013 la pronipotina Anna la fa diventare bisnonna per la prima volta; dopo 3 anni nasce Marta e Severina fa il bis. Il destino le riserva ancora del dolore: nel 2022 perde l’amatissimo figlio Luigi e l’anno dopo la nascita del terzo pronipote Edoardo riporta un poco di serenità. Oggi Severina continua a godere di buona salute, e vive sempre nella casa di via Boves, accudita amorevolmente dalla nuora Assunta e dai nipoti. Tutta la famiglia si riunirà per festeggiare il traguardo domenica 3 novembre, con un pranzo al ristorante Primidolci di Cervere.

Il primo cittadino braidese Gianni Fogliato, andrà a salutare la centenaria nella giornata di sabato 2 novembre per farle sentire la vicinanza di tutta la comunità.

Valter Manzone

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