
IL PROGETTO La carta che compone il resto delle etichette adesive utilizzate sulle bottiglie di vino, i cosiddetti liner, torna a nuova vita in un processo di economia circolare avviato dall’associazione L’anello forte di Monforte lo scorso anno.
Dopo un periodo di prova che ha riscosso particolare successo e che ha permesso di recuperare due tonnellate di materiale, ora il progetto “Ricic.liner” è pronto a prendere il largo e a guardare lontano puntando alla Langa del Barolo e del Barbaresco per spingersi fino al Roero, dove diverse aziende hanno già dimostrato interesse.
Un progetto che anche il Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani ha deciso di abbracciare: «Dobbiamo tutelare e valorizzare il nostro territorio puntando a una produzione sempre più sostenibile ed etica», ha commentato il presidente Sergio Germano, aggiungendo: «Dobbiamo diffondere una mentalità nuova in tutte le fasi della produzione». Un’attenzione che accomuna anche le imprenditrici agricole di Monforte che, con il supporto dell’Università di Torino, hanno deciso di avviare una ricerca sul campo.
«Sono molti gli scarti organici e inorganici derivanti dalla lavorazione delle viti e dalla produzione del vino. Nel 2021 abbiamo fondato L’anello forte per promuovere l’economia circolare nelle cantine», ha spiegato Isabel Oberlin, membro dell’associazione. «Dopo un’attenta analisi dei rifiuti prodotti in vigna e in cantina, abbiamo individuato i liner come una delle criticità maggiori e ci siamo attivate per trovare una soluzione. Oggi, grazie a questo progetto sostenuto dalla fondazione Crc, possiamo trasformare un problema in un’opportunità concreta», ha aggiunto Oberlin.
«Il materiale raccolto viene sottoposto a un processo chimico-fisico che separa la parte cartacea, destinata al riciclo, e la componente siliconata, anch’essa recuperata, evitando discariche e inceneritori», ha specificato la presidente dell’associazione Laura Clerico.
Il complesso processo di riciclo è guidato da Bra servizi, che ha accolto con favore la proposta monfortese occupandosi del ritiro dei materiali presso le cantine aderenti e del trasporto delle bobine raccolte verso il riciclo in Germania, in uno dei pochi stabilimenti d’Europa che attua il complesso processo di separazione e recupero.
«Essere partner di questo progetto è un grande orgoglio. Il liner non può essere recuperato in Italia, ma attraverso una filiera specializzata possiamo garantire un riciclo effettivo del materiale», ha spiegato Sonia Piumatti, di Bra servizi. Ciascuna azienda riceve un certificato di partecipazione. «È la prova concreta di un impegno reale e tangibile nella sostenibilità», ha aggiunto Piumatti.
Per aderire al progetto è necessario inviare una richiesta all’associazione sul sito www.lanelloforte.it. «Siamo disponibili a fornire tutte le informazioni; dopo l’adesione forniremo le carton box per raccogliere il materiale. In autunno ci occuperemo di raccogliere a domicilio le scatole con le bobine lasciando quelle nuove per l’anno successivo», aggiungono le socie.
Il progetto sarà presentato in ulteriori incontri informativi. I primi due sono già in programma per mercoledì 12 febbraio a Serralunga e per giovedì 27 a Novello, presso il Novelab, entrambi alle ore 20.30.
L’anello forte ha all’attivo anche altri progetti, tra cui il recupero e riciclo dei tappi di sughero o la realizzazione di scatole per le bottiglie di vino con cartone riciclato.
Elisa Rossanino
