
IL RACCONTO C’è chi, da bambino, veniva alla Fiera per le giostre e chi, come Giuseppe Marengo, si faceva portare al mercato del tartufo nel cortile della Maddalena.
«Quella della mia famiglia materna è una storia di cercatori di tartufi originari di Sinio. Ho iniziato quando avevo 5 anni con mio nonno Francesco e mio zio Dino, e poi in modo autonomo a 14. Ancora oggi vado nei posti dove andava mio nonno», racconta Marengo, cercatore di tartufi da 45 anni, guida naturalistica da 15 e presidente dell’Associazione tartufai di Alba da 3.
Il mandato di Marengo scadrà a giugno. È il momento migliore per tracciare un bilancio dell’attività svolta alla guida del direttivo composto da Carlo Olivero (vicepresidente), Stelvio Casetta, Mario Aprile, Mario Allario, Giancarlo Messa, Roberto Bovetti e Franco Drocco.
«Siamo 83 tesserati e l’obiettivo è di arrivare a 100 nei prossimi 2 o 3 anni. Abbiamo messo a dimora oltre 550 piante predisposte al tartufo e, tra il 2025 e il 2026, puntiamo ad arrivare a oltre 900», afferma Marengo, precisando che gli alberi sono stati e saranno piantumati in tartufaie dove sarà prevista la libera ricerca.
Ai soci del sodalizio sono state distribuite 180 piante tartufigene; 30 sono andate al Comune di Grinzane Cavour, 45 a Santa Vittoria, 20 all’azienda agricola Messa di Pocapaglia, 15 all’azienda agricola Cappellano di Serralunga, 38 all’azienda Conterno di Monforte, 50 al Comune di Roddi (la tartufaia è stata inaugurata a fine dicembre, nda) e 180 alla Cia di Alba, con la quale è stata avviata un’importante collaborazione nel 2024.
«Se un Comune è interessato a realizzare tartufaie, siamo disponibili a omaggiare piante. Non è detto che tutte quelle messe a dimora daranno tartufi, ma sicuramente stiamo facendo una cosa positiva per l’ambiente», sottolinea Marengo.
Il presidente continua: «All’interno del direttivo ci siamo divisi i compiti per esprimerci al meglio e non sovrapporre i ruoli, con ottimi risultati. La nostra associazione non è solo impegnata dal punto di vista naturalistico. Ci sono moltissime cose da gestire e coordinare a livello di marketing. Il mio ruolo è mantenere i rapporti con i sostenitori che hanno finanziato i nostri progetti, come sito Internet, gadget, divisa sociale e piante».
Marengo sottolinea anche la collaborazione avviata con il presidente dell’ente Turismo Mariano Rabino e il direttore Bruno Bertero, che ha portato a ottenere dall’ente Turismo oltre 250 piante. «Ringrazio anche il Comune di Alba e il sindaco Alberto Gatto per il contributo che ci permetterà di acquistare piante per nuove piantumazioni».
Conclude il presidente: «L’iniziativa che forse mi ha emozionato di più è stata quando, nel 2023, abbiamo donato mille euro raccolti alla Fiera del tartufo nero di Roddino a un trifolao emiliano che era stato alluvionato. Vedendo quei posti mi è parso di rivivere quanto era già accaduto da noi nel 1994».
Corrado Olocco
