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La comunità macedone di Neive è al fianco dei familiari delle vittime della discoteca di Kocani

Per le famiglie dei feriti dell'incendio avvenuto tra il 15 e il 16 marzo è partita una raccolta fondi

La comunità macedone di Neive è al fianco dei familiari delle vittime della discoteca di Kocani
©Marcato

NEIVE Nella chiesa ortodossa di Neive capoluogo venerdì scorso si è svolto un incontro di preghiera per commemorare le vittime della tragedia avvenuta a Kocani nella notte tra sabato 15 e domenica 16, quando un incendio in una discoteca ha causato la morte di 59 persone e il ferimento di circa 150.

Molti feriti, alcuni in gravi condizioni, sono stati trasferiti in diversi ospedali della Macedonia, oltre che a Belgrado e a Istanbul.

La comunità macedone di Neive è al fianco dei famigliari delle vittime della discoteca di Kocani
©Marcato

«Numerosi macedoni che vivono nel territorio di Langhe e Roero provengono da quella zona e hanno parenti e conoscenti tra le vittime», spiega padre Mihajlo Matevski. «La Croce rossa di Kocani ha organizzato una raccolta di fondi per aiutare le famiglie che hanno feriti ricoverati in ospedali lontani dalla città, affinché possano trasferirsi ad assistere i parenti. Anche noi abbiamo aperto una donazione volontaria, che verrà inviata alla Croce rossa, per sostenere i nostri connazionali in questo momento drammatico», aggiunge il sacerdote.

Anche l’Amministrazione comunale di Neive, a nome della cittadinanza ha espresso cordoglio e vicinanza alla comunità macedone.

Alla serata di preghiera ha partecipato anche il vescovo di Alba monsignor Marco Brunetti, oltre ad amministratori di Neive e dei Comuni del gruppo Sei in Langa.

Chi vuole contribuire alla raccolta di fondi, può contattare padre Mihajlo Matevski al numero 320-21.04.865.

 Silvana Fenocchio

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