Diageo: ritirata la procedura di delocalizzazione, i lavoratori sono tutti salvi

Oggi a Roma la Newlat ha confermato la sua volontà di acquisire il sito: i sindacati, la Regione e tutti gli enti coinvolti hanno fatto squadra

Sciopero Diageo
La protesta di fronte allo stabilimento.
di Francesca Pinaffo

DIAGEO Una vittoria: oggi, 21 maggio, dopo gli incontri al Ministero delle imprese del made in Italy e a quella del lavoro, è stata ufficialmente ritirata la procedura di delocalizzazione da paerte della Diageo e confermata la volontà di Newlat food spa di acquisire lo stabilimento entro luglio.

«È una grande vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori del sito ex Cinzano di Santa Vittoria d’Alba», confermano con soddisfazione le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil dopo i due incontri odierni alla presenza delle direzioni ministeriali e dei rappresentanti nazionali, territoriali e le Rsu dei sindacati, i vertici della Diageo e della Newlat (ora NewPrinces) e la Regione Piemonte.

L’incontro a Roma.

Nel corso dei due incontri, i vertici della Newlat hanno illustrato le strategie di business che interesseranno il sito. In particolare, hanno comunicato il proprio impegno a garantire continuità produttiva e occupazionale dello stabilimento: «Siamo soddisfatti per la positiva chiusura di questa vertenza che rappresenta un successo nella gestione di una annunciata delocalizzazione», concludono Fai, Flai e Uila. «È un risultato frutto di una efficace collaborazione tra organizzazioni sindacali, i ministeri competenti, la Regione Piemonte, la politica e le istituzioni locali. Ma soprattutto una vittoria degli oltre 300 lavoratrici e lavoratori che fin dal primo giorno hanno lottato con determinazione per salvare i propri posti di lavoro. Fai, Flai e Uila, nel ringraziare la Diageo e Newlat per il loro impegno nella ricerca di valide soluzioni, continueranno a vigilare certi che gli impegni assunti oggi in sede ministeriale saranno mantenuti».

La nota ufficiale di NewPrinces

Da oggi l’acquirente ha cambiato nome, a seguito della fusione lo scorso anno con l’azienda britannica Princes: non si parlerà più di Newlat ma di NewPrinces.

Ecco la nota con cui il gruppo di Reggio Emilia ha commentato oggi la prossima acquisizione di Diageo:

Diageo Plc (“Diageo” o il “Venditore”) e NewPrinces S.p.A. (già Newlat Food S.p.A., di seguito “NewPrinces” o l’“Acquirente”) sono lieti di annunciare il raggiungimento di unaltro traguardo significativo per il sito di Santa Vittoria.
Nel corso di un incontro tenutosi oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tutte le parti coinvolte hanno convenuto che la proposta di vendita del sito a NewPrinces rappresenta una conclusione positiva e appropriata del processo del Piano Sociale avviato da Diageo nel novembre 2024.
Questo risultato riflette l’impegno profuso da Diageo nella ricerca di un acquirente credibile per il sito, nonché la solidità del progetto industriale presentato da NewPrinces. La chiusura del Piano Sociale rappresenta un passo avanti importante; entrambe le aziende continuano a lavorare con l’obiettivo condiviso di raggiungere un accordo che garantisca un futuro solido e sostenibile per il sito di Santa Vittoria e per i suoi dipendenti.

Il commento della Regione Piemonte e del Mimit

«Ai vertici di Newlat ho detto: non state comprando solo un’industria efficiente e con personale straordinario, ma state comprando un pezzo della nostra storia e questo non potrà che far bene alla vostra azienda perché avete scelto di investire sulla qualità del Made in Italy». Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al termine della conversazione avuta oggi con Angelo Mastrolia, presidente di Newlat food, l’azienda che ha presentato l’offerta vincolante per l’acquisto della Diageo di Santa Vittoria d’Alba, a margine del tavolo convocato questa mattina al ministero delle imprese e del made in Italy a cui ha partecipato il sottosegretario Claudia Porchietto.

«La soluzione della crisi Diageo rappresenta una grande vittoria per questo territorio. La Regione, insieme ai Comuni e alla Provincia, ha svolto un ruolo centrale in pressing sulla proprietà e al fianco dei lavoratori, per scongiurare la chiusura dello stabilimento che è un fiore all’occhiello dell’industria piemontese, oltre a un pezzo della storia del nostro territorio. Perché ciò non accadesse abbiamo coinvolto fin da subito il ministero delle imprese e il ministro Urso per individuare insieme all’azienda un compratore che garantisse continuità produttiva e piena occupazione. L’acquisto da parte di Newlat rappresenta quindi un nuovo inizio e vigileremo affinché l’iter delle prossime settimane si svolga nel pieno interesse dei territori e dei lavoratori» conclude il presidente Cirio.

Nelle prossime settimane è previsto un incontro con la nuova proprietà al Grattacielo Piemonte.

«Il risultato estremamente positivo nasce da un’intesa territoriale sia delle istituzioni sia del sindacato con la Diageo – dichiara il sottosegretario Claudia Porchietto – «È un piacere prendere atto che un grande imprenditore italiano a capo di un gruppo internazionale ha scelto di investire ancora una volta in Piemonte».

Nel pomeriggio si è svolto poi l’incontro di conclusione della procedura di cassa integrazione, con il ritiro della procedura stessa presso il ministero del Lavoro con il vicepresidente della Regione Elena Chiorino.

 

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