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Papa Leone XIV: “Pace giusta e duratura in Ucraina, cessi il fuoco a Gaza”

In centomila per il primo Regina Coeli del Pontefice dalla Loggia delle Benedizioni

Primo Regina Coeli di Papa Leone XIV
PAPA LEONE XIV - REGINA COELI - foto ANSA/ALESSANDRO DI MEO
di Andrea Olimpi

ROMA – Una folla di oltre centomila fedeli si è radunata domenica 11 maggio in Piazza San Pietro per assistere al primo Regina Coeli di Papa Leone XIV, appena eletto successore di Papa Francesco. L’evento ha coinciso con il Giubileo delle Bande, riempiendo la piazza di suoni e colori.

Mai più la guerra!”. È il forte appello che Leone XIV ha rivolto dal balcone della Loggia delle Benedizioni ai grandi del mondo, chiedendo una pace autentica, giusta e duratura in Ucraina, invocando la fine immediata del fuoco a Gaza, soccorsi umanitari per la popolazione civile e la liberazione di tutti gli ostaggi. Un appello, quello di Leone XIV, che richiama quello di diversi predecessori: Pio XI, Pio XII, Paolo VI e Giovanni Paolo II e più di recente da Benedetto XVI e papa Francesco, dal quale il nuovo Pontefice mutua anche la grande metafora della “terza guerra mondiale a pezzi”.

Nell’odierno scenario drammatico di una terza guerra mondiale a pezzi, come più volte ha affermato Papa Francesco, mi rivolgo anch’io ai grandi del mondo, ripetendo l’appello sempre attuale: Mai più la guerra!”.

Ma il tema della pace, il Santo Padre, lo aveva messo al centro fin dal primo momento, usando quel “pace disarmata e disarmate” divenuto quasi subito una sorta di slogan.

Vocazioni e comunità: l’invito del Papa ai giovani

Il Pontefice ha anche toccato un altro tema attualmente di grande importanza per la Chiesa, quello del calo delle vocazioni, sia religiose che sacerdotali.

Oggi, fratelli e sorelle, ho la gioia di pregare con voi e con tutto il Popolo di Dio per le vocazioni, specialmente per quelle al sacerdozio e alla vita religiosa. La Chiesa ne ha tanto bisogno!”, ha detto il Papa dalla Loggia delle Benedizioni di San Pietro, “è importante che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale, e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli”. Rivolgendosi direttamente ai giovani, ha aggiunto: “Non abbiate paura, accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore!”.

Un pensiero speciale alle mamme

In ultimo Papa Leone XIV ha voluto ricordare anche la Festa della Mamma: “Mando un caro saluto a tutte le mamme, con una preghiera per loro e per quelle che sono già in cielo. Buona festa a tutte le mamme!“.

La riapertura dell’appartamento papale

Al termine del Regina Coeli, il nuovo Pontefice ha proceduto alla riapertura dell’appartamento papale nel Palazzo Apostolico, rimuovendo i sigilli apposti dopo la morte di papa Francesco. Nonostante ciò, Leone XIV continuerà a risiedere nel suo appartamento al Palazzo dell’ex Sant’Uffizio fino alla conclusione dei lavori di riassetto.

Le parole dell’Arcivescovo Zuppi

Intanto da Bologna, lo “sfidante”, l’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi, nel celebrare la messa di ringraziamento per l’elezione del nuovo Papa, in una chiesa gremita di fedeli, che per giorni hanno seguito il loro arcivescovo nel conclave, dice: “Impareremo a conoscere papa Leone, abbiamo avuto in questi giorni tante notizie sulla sua vita, ma non facciamo confronti. Ascoltiamo le sue parole sulla pace disarmata e disarmante per essere costruttori di ponti“. “Ho sperimentato nel conclave e nelle congregazioni – ha detto Zuppi – tante differenze di sensibilità, provenienze diverse, ma che sono la ricchezza della Chiesa. E che sono la grande eredità di papa Francesco: tutti si sentono a casa perché la Chiesa rende tutti figli e amati”.

L’arcivescovo di Bologna ha poi aggiunto: “Papa Leone ha ricordato Papa Francesco, il suo stile di sobria essenzialità, la conversione missionaria di tutta la comunità cristiana, la cura degli ultimi e il dialogo con il mondo contemporaneo per riprendere il cammino mano nella mano. E la scelta del nome ricorda quella di Leone XIII, perché la grande rivoluzione del digitale e dell’intelligenza artificiale sia a difesa della dignità umana. Gli auguro di vivere quell’amore che, come diceva Sant’Agostino di cui lui è un figlio, che rende leggere le cose pesanti e facili le cose difficili”.

Le prime sfide del pontificato

Per tornare a Papa Leone XIV, una fitta lista di impegni lo attende in questo inizio di Pontificato, a partire da quello di lunedì 12 maggio, in cui il Pontefice incontrerà i giornalisti di tutto il mondo nell’Aula Paolo XVI.
Migliaia di operatori della comunicazione invitati a salutare il nuovo Papa al termine di una “maratona” che ha visto i riflettori accesi sul Vaticano ormai da quasi un mese; venerdì 16 maggio, sarà poi la volta del corpo diplomatico.
Il Papa incontrerà i capi missione di tutte le ambasciate della Santa Sede, con cui presumibilmente avrà modo di confrontarsi sulle linee della “politica estera” del nuovo Pontificato, mettendo al centro, molto probabilmente, il “mai più guerra” pronunciato in Piazza San Pietro.

A seguire l’attesa cerimonia di insediamento di domenica 18 maggio, la messa di inizio pontificato, che richiamerà sul sagrato di San Pietro ancora una volta capi di Stato e di governo. Una cerimonia per cui si attendono fino a duecentocinquantamila fedeli e numerose delegazioni straniere. Potrebbe essere presente anche il vicepresidente americano JD Vance e non si escluderebbe neanche la partecipazione del leader ucraino Volodymyr Zelensky.

Da martedì 20 maggio, il neoeletto Pontefice, comincerà a “prendere possesso” delle basiliche papali di Roma, assumendone simbolicamente il governo e la responsabilità, partirà con San Paolo fuori le mura per poi proseguire con San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore domenica 25 maggio.

In mezzo, mercoledì 21 maggio, l’incontro con la Curia romana e sabato 24 maggio quello con i dipendenti dello Stato Vaticano.

Un nuovo volto sui social della Santa Sede

Per chiudere e per gli amanti delle curiosità, anche i social della Santa Sede si preparano a un “restyling”. L’account Twitter “Pontifex”, creato nel 2012 sotto il pontificato di Benedetto XVI, è stato trasformato in “Papa Francesco – Archivio” con l’immagine di Bergoglio nel profilo. Alla morte del pontefice argentino, l’account era stato rinominato in ‘Apostolica Sedes Vacans’. È presumibile, quindi, che questo account conterrà esclusivamente i post scritti da Papa Francesco, lasciando a Prevost un account nuovo di zecca. Diversamente su Instagram il profilo ufficiale del Papa è ancora “Franciscus” e non ha subito alcuna modifica.

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