
BRA C’è una novità nella comunità salesiana di Bra: per animare l’Estate ragazzi è arrivato Rosario, un giovane salesiano originario del Madagascar. Studente di teologia a Messina, è Bra per offrire il suo contributo apostolico. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare qualcosa di sé e della sua esperienza.
Rosario, raccontaci qualcosa di te.
«Ho 27 anni e vengo dal Madagascar. Ho due fratelli minori e due sorelle maggiori, tutti vivono ancora nel mio Paese. Sono salesiano di don Bosco e ho emesso la mia prima professione religiosa nel 2019, in Madagascar».
Da quanto tempo sei in Italia? E dove studi?
«Sono in Italia da circa un anno e frequento la facoltà di teologia a Messina. A settembre inizierò il secondo anno di studio. Mi trovo bene qui: mi sento a mio agio, anche se la cultura è diversa».
Com’è nata l’idea di trascorrere l’estate a Bra?
«A gennaio, il nostro superiore mi ha chiesto se volessi partecipare all’Estate ragazzi in una delle case dell’ispettoria Icp. Ho accettato subito, anche perché avevo sempre desiderato visitare Torino, la terra di don Bosco. Poco dopo, don Matteo, responsabile della pastorale giovanile, mi ha indicato la comunità salesiana di Bra come destinazione per l’estate».
Quando sei arrivato a Bra? Come ti hanno accolto?
«Sono arrivato sabato 14 giugno nel pomeriggio. La comunità mi ha accolto con grande calore, soprattutto il direttore: mi sono sentito subito a casa, anche se la mia famiglia è lontana. Domenica, don Gigi, il direttore dell’oratorio, mi ha presentato alla comunità parrocchiale durante la Messa e poi agli animatori. Ho trovato un ambiente molto accogliente».
E con i ragazzi dell’Estate ragazzi com’è andata?
«Lunedì 16 ho conosciuto i ragazzi dell’Estate ragazzi grazie a don Gigi. Ciò che mi ha colpito di più è stata l’accoglienza e la semplicità delle persone, soprattutto dei giovani. Mi sento davvero fortunato a vivere questa esperienza: tutti sono socievoli, aperti e disponibili. Sono molto contento di essere stato mandato qui».
Lino Ferrero
