
Elisa Rossanino
IL CASO – Costruiva rapporti di amicizia con i suoi clienti, li convinceva a consegnargli somme di denaro da investire, con alcuni condivideva i pomeriggi, i pranzi della domenica e pure le vacanze. «Ci fidavamo di lui ciecamente e ci ha fregati tutti. Era disponibile 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana. Ci sentivamo per messaggio e rispondeva al telefono a ogni nostra esigenza, ma ci stava ingannando», raccontano alcune vittime di un broker che agiva per conto di alcuni istituti bancari albesi.
I fatti risalenti ai primi anni 2000 sarebbero venuti alla luce solo di recente ma le vittime sarebbero molte. «Utilizzava assegni scoperti per farci credere di restituirci il denaro che ci aveva sottratto. Spostava i soldi da un conto all’altro dei suoi clienti per farci vedere che era tutto a posto. Abbiamo ottenuto denaro che poi abbiamo scoperto provenire dal conto di terzi», spiegano.
Scoperto l’inganno, il broker, sarebbe stato allontanato dall’ente bancario. Tuttavia pare che il broker non sia stato radiato dall’Ordine dei consulenti finanziari al quale a oggi sarebbe ancora iscritto. «È assurdo che possa continuare a lavorare indisturbato dopo quello che ha fatto», raccontano ancora le vittime.
Pare che il consulente continui ad andare alla ricerca di possibili clienti a cui continua a proporre “investimenti” di denaro. Per convincerli mostrerebbe biglietti da visita con riportato il logo di altri istituti bancari noti a livello nazionale e internazionale.
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