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Schiamazzi in centro ad Alba, minori e abuso d’alcol arrivano in Consiglio

L’assessore Davide Tibaldi ha risposto a Lorenzo Barbero: gli agenti della Polizia locale sono informati

Alba: nuove disposizioni per i dehors cittadini

ALBA All’attenzione del Consiglio comunale, il consigliere di minoranza Lorenzo Barbero ha segnalato che, nel centro storico di Alba, capita che i minori abusino di alcol e «continuino a fare schiamazzi fino a tarda notte. La responsabilità ritengo sia di alcuni esercizi commerciali che, nonostante la legge lo vieti, praticano la vendita indiscriminata a chi non ha ancora 18 anni».

Il suo successore, Davide Tibaldi, ha spiegato che «il problema è noto, sono già arrivate segnalazioni alla Polizia municipale da parte di cittadini infastiditi. In particolare, tra le zone interessate c’è via Cuneo. Di recente, i Vigili hanno effettuato controlli in quest’area e svolto accertamenti nei pressi di un supermercato di corso Piave. Qui, pur non essendo stato accertato, pare che spesso siano stati venduti alcolici ai minori». L’abuso di alcol «è un problema endemico tra i giovani, ma sicuramente molti loro coetanei sanno divertirsi in modo sano». L’attenzione della Municipale «è alta. Gli agenti continuano a effettuare controlli a campione sugli automobilisti con l’etilometro: ne risultano diverse sanzioni amministrative e penali. Altri controlli riguardano e riguarderanno alcuni locali del centro. Per ora, nelle vicinanze di via Cuneo, l’esito è stato negativo: in ogni caso, il presidio ha una funzione preventiva. La possibilità di avere personale a disposizione in orari serali e notturni è data dal piano di potenziamento dei servizi, attivo da inizio anno. Con la fine delle scuole, riorganizzeremo i turni degli agenti».

In coordinamento con l’assessore al commercio Roberto Cavallo, «da tempo abbiamo avviato un tavolo di confronto con le associazioni di categoria e gli esercenti per discutere dei problemi. Lo facciamo in ottemperanza a un decreto ministeriale di gennaio che chiede ai proprietari dei locali di evitare che si sviluppino situazioni potenzialmente pericolose per la sicurezza».

In conclusione, Barbero ha aggiunto: «Ritengo sia importante risolvere il problema. Capisco la difficoltà di agire nel momento esatto in cui si compie il reato di somministrazione. Magari i minorenni non si rendono conto del pericolo, ma chi serve le bevande dovrebbe esserne consapevole. Spero, tra l’altro, che si intervenga pure per il contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti».

 Davide Barile

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