ECONOMIA/2 Il pessimo andamento del turismo, secondo le durissime previsioni dell’istituto Demoskopika, sarebbe generato in particolare dal calo dei visitatori provenienti da Germania, Stati Uniti e Francia, i più affezionati alle mete italiane. A pesare sulla possibile flessione, anche il fatto che molti italiani, quest’anno, potrebbero rinunciare alle vacanze estive, spesso già prenotate in un’altra località, rispetto a quella di residenza, ma nel nostro Paese. Secondo l’indagine, a prendere questa decisione sarebbe già stato un italiano su tre. Soltanto per le festività pasquali, si tratterebbe di una perdita economica di poco più di 3 miliardi di euro a livello nazionale.
In questo difficile scenario, come si colloca la nostra regione? Il Piemonte – dal momento che lo studio è concentrato sul breve periodo, mentre il nostro territorio non è per tradizione una meta estiva – ne esce meglio di altre zone. Eppure, nonostante non si collochi tra i sistemi con le perdite maggiori, le cifre in preventivo sono elevate, con una contrazione della spesa turistica pari a quasi 691 milioni di euro. A determinarla, sarebbero oltre un milione di arrivi in meno rispetto a quelli del 2018, l’ultimo anno disponibile. Ancora più drastico è il dato sulle presenze: ben 6 milioni e 188mila in meno, con una variazione del 41 per cento rispetto a due anni fa.
f.p
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