Il mercatino solidale: l’autoproduzione dal basso sostituisce il profitto

Il mercatino solidale: l’autoproduzione dal basso sostituisce il profitto

ORTO SOLIDALE L’orto non si esaurisce nell’attività di raccolta o di cura della pianta, dell’aggregazione sociale e della relazione. Dagli stessi partecipanti, dal basso, è emersa un’idea di redisIl mercatino solidale: l’autoproduzione dal basso sostituisce il profitto 1tribuzione del realizzato: perché non allestire un mercatino con le verdure nei quartieri partecipanti a WeCare, e consegnare i prodotti in cambio di una piccola offerta? Perciò una volta a settimana prodotti coltivati con metodi interamente naturali approdano nei cortili e richiamano condomini, che possono così avvicinarsi alla logica solidale di WeCare e conoscerla da vicino. L’intero ricavato proveniente dalle libere offerte dei partecipanti viene destinato al progetto stesso, e per la creazione di nuovi eventi o l’acquisto di materiale utile al quartiere.

«All’inizio devo ammettere che la possibilità di avere verdura di ottima qualità e coltivata con metodi naturali effettuando una piccola donazione mi attirava, perché rappresentava una possibilità di acquisto molto più conveniente di qualsiasi supermercato o negozio», dice Marianna, un’abitante del quartiere Santa Margherita. E prosegue: «Poi col tempo ho capito che l’attività non si limitava a ricalcare quella di un negozio normale, ma quello che stavamo costruendo era una bancarella di legami, di novità, di diversità. Quando arrivavano le verdure nel quartiere, melanzane e zucchine, pomodori e patate, fagiolini e tanto altro, riposte nei sacchetti e nIl mercatino solidale: l’autoproduzione dal basso sostituisce il profitto 2elle cassette di legno, molti volti sconosciuti si affacciavano al balcone. Alcuni scendevano, ritiravano il loro sacchetto. Facevamo conoscenza. In tanti anni che abitavo qua, non era mai accaduto».

Aggiunge Valentina Ambu, operatrice della cooperativa Alice: «Il mercatino solidale si svolge nel quartiere Santa Margherita con cadenza settimanale. Non funziona soltanto come attività di distribuzione ma anche di promozione dell’orto sociale, di stimolazione e coinvolgimento dei condomini. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dagli abitanti e, dopo qualche appuntamento di prova, è diventato un vero e proprio raduno fisso, atteso da molti. Recentemente le persone coinvolte nell’organizzazione del minievento hanno proposto una modifica alla modalità di svolgimento: grazie alla collaborazione di diversi partecipanti, che hanno messo a disposizione il proprio tempo e alcune attrezzature (tra cui sedie e una carriola), il mercatino diventerà itinerante, così da permettere a più persone possibili e soprattutto agli anziani con difficoltà motorie di accedere al servizio e ritirare le proprie verdure».

Matteo Viberti

ORTO SOLIDALE: quando l’ecologia incontra la solidarietà di vicinato

Banner Gazzetta d'Alba