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La violenza contro le donne resta un problema anche in provincia

Sette milioni di italiane dichiarano di avere subito violenza nella vita 1

UNA GIORNATA NON BASTA Non può essere una ricorrenza a risolvere uno dei fenomeni più drammatici della società odierna, ma parlarne è utile anche per fare sentire le vittime meno sole. Il 25 novembre sarà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite.

Nei primi sei mesi del 2021, il numero nazionale antiviolenza 1522 ha ricevuto 25.570 chiamate d’aiuto, in linea col 2020, quando però si era registrato un incremento di oltre cinquemila richieste rispetto al 2019. Inoltre, sono già 103 le donne uccise da gennaio a oggi, 87 in ambito familiare e 60 per mano diretta del partner o dell’ex: significa una vittima ogni tre giorni.

25 novembre: giornata contro la violenza sulle donne

A livello locale, il Comando provinciale dei Carabinieri di Cuneo, con le sue 75 stazioni, svolge un ruolo centrale sul fronte del contrasto alla violenza di genere, dalla prevenzione al perseguimento degli autori dei reati, dalla protezione delle vittime alle politiche di rete. I dati che citiamo, aggiornati al 30 settembre, fotografano i crimini su donne e minori di entrambi i sessi per i quali i Carabinieri della Granda hanno proceduto quest’anno. Si scopre così che nell’Albese-Braidese si contano 59 maltrattamenti in famiglia (130 nel Cuneese), a fronte dei 56 dell’intero 2020. In 20 situazioni i militari sono intervenuti per lesioni personali e in 26 per atti persecutori, il cosiddetto stalking. Sempre a livello locale, negli ultimi tre anni sono diminuiti i casi di violenza sessuale, ma il problema rimane significativo: al 30 settembre risultavano sei gli episodi registrati, rispetto ai 12 di tutto l’anno precedente (22 in tutta la provincia di Cuneo).

Tra i reati, figura a pieno titolo anche la diffusione di video sessualmente espliciti: nel 2021, i militari hanno individuato tre casi nell’Albese-Braidese, rispetto ai due del 2020. Inoltre, si segnala un episodio di corruzione di minore. L’attività mirata sul fronte della violenza di genere risulta anche dai provvedimenti emessi: sempre fino al 30 settembre, a 12 indagati è stata applicata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e in 26 situazioni si è reso necessario il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, su provvedimento dell’autorità giudiziaria. Nel 2020, l’allontanamento era stato disposto in 9 casi e il divieto di avvicinamento in 18.

Il Comando provinciale dei Carabinieri, inoltre, riporta anche un caso di femminicidio nel 2021: tra il 2020 e il 2019, erano state addirittura quattro le donne cuneesi uccise.

Il Coordinamento donne delle Acli ha spiegato di recente: «È necessaria un’opera di educazione attenta, soprattutto delle nuove generazioni. Troppo di frequente, infatti, i giovani faticano ad accettare un rifiuto, vivendo una realtà virtuale che propone loro modelli malati di relazione».

Francesca Pinaffo

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