Che direzione diamo alla vita?

Incontri che cambiano la vita

UN PENSIERO PER DOMENICA 18 FEBBRAIO

Nella prima domenica di Quaresima risuona la chiamata di Gesù alla conversione: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino (è alla portata di tutti); convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15). Che sia urgente cambiare rotta ce lo ricordano in tanti, in questa campagna elettorale – “O me o il diluvio!” – in cui ogni leader si presenta come il nuovo Noè e invita a salire sulla sua arca. Noi credenti continuiamo a credere che la vera arca di salvezza è Gesù e che in quest’arca siamo già entrati tutti con il Battesimo, come ci ricorda san Pietro (1Pt 3,18-22).

Fare memoria di questa storia di salvezza è uno dei richiami della Quaresima, che nelle prime letture domenicali ci farà ripercorrere le tappe fondamentali, con i protagonisti: Noè, Abramo, Mosè, i deportati a Babilonia e Geremia che annuncia la nuova alleanza. In ognuna di queste tappe, il popolo di Israele, con l’aiuto di Dio, supera un momento tragico e fa esperienza della salvezza che avrà il suo compimento in Gesù e nel nostro Battesimo.

Fare penitenza è il richiamo biblico dei 40 giorni che ci separano da Pasqua. Il numero 40, nella Bibbia, indica la durata della prova e della penitenza. Tali sono stati il diluvio, la permanenza degli Israeliti e dello stesso Gesù nel deserto. Un invito alla preghiera e al digiuno viene, quest’anno, da papa Francesco, che il 4 febbraio scorso ha lanciato un appello al mondo intero: «Invito tutti i fedeli a una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo. La offriremo per le popolazioni della Repubblica democratica del Congo e del Sud Sudan».

Seguire Gesù e la strada da lui tracciata è l’indicazione molto concreta del Vangelo di oggi. Da subito nella sua vita pubblica Gesù è stato molto chiaro: si è inserito nella strada tracciata da Giovanni Battista, chiedendo però non solo un cambiamento di stile di vita e di mentalità, ma un cambio di direzione della vita intera. Credere nel Vangelo significa, prima che accettare il contenuto di un libro, dare fiducia a Gesù che questo Vangelo l’ha incarnato e predicato. Succede anche a livello interpersonale: certe persone miti e accoglienti sono un punto di riferimento in forza del loro esserci, prima che per i consigli che ci possono dare. Gesù è una di queste. Non finirà mai di interpellarci!

Lidia e Battista Galvagno

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