La musica ritrova le parole

Il Coro degli afasici, ossia persone colpite da ictus, è stato la parte più commovente del convegno nazionale della Federazione Alice Italia, svoltosi a Canale sabato 28 maggio. Alice, l’associazione per la lotta all’ictus cerebrale, sezione cuneese, ha organizzato il convegno in collaborazione con il Csv Società solidale.
Ha aperto i lavori Giuseppe Bonatto, presidente Alice-Cuneo che ha ricordato come la scarsa informazione sul problema ictus crei seri problemi a chi ne è colpito che spesso ignora la necessità di arrivare al pronto soccorso entro tre ore dall’insorgere del problema per essere sottoposto a trattamenti adeguati. Sono seguiti gli interventi dei delegati che hanno esposto le situazioni di tutte le regioni italiane.

Tutti hanno concordato sulla necessità della prevenzione, con un corretto stile di vita, e dell’assistenza post ospedaliera e di supporto alle famiglie. Sono seguiti gli interventi di Vladimir Hachinski, neurologo di fama mondiale presidente della Stroke world organisation, e di Sandra Jackson, segretaria generale di Safe (Stroke alliance for Europe), che hanno relazionato sulle rispettive esperienze in America e in Inghilterra. Molti gli occhi lucidi durante l’esibizione del Coro degli afasici di Trieste.

A presentare il gruppo, nato sette anni fa dal corso di musicoterapia, dell’Ospedale maggiore di Trieste, il suo presidente Giulio Papetti: «Il Coro è composto da afasici e da loro familiari; la musica riesce spesso a ridare la parola a persone che a seguito dell’ictus l’avevano persa». Una ventina i cantori presenti che, diretti da Loredana Boito, hanno ben eseguito molte canzoni popolari.

m.b.

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