Tutti i piani dell’ospedale

Ospedale Verduno volo d'uccelloPer avere un’idea abbastanza precisa di come sarà il nuovo ospedale che sta nascendo a Verduno oggi basta sporgersi da Santa Vittoria e scrutare il panorama della collina di fronte perché il cantiere è in fase avanzata ed è possibile “toccare con mano” l’estensione della nuova costruzione.

La struttura è completa all’80 per cento e l’altezza massima che l’ospedale avrà quando sarà finito è stata raggiunta, ossia lo scheletro di tutti i piani previsti nel progetto di Zublena sono stati realizzati, almeno nella parte più a valle.

Guardando l’ala più a Ovest (o a destra se si è sulla collina di fronte) si può vedere che è già stata realizzata gran parte della facciata, anche se una volta finiti i tamponamenti saranno pitturati di bianco. Si lavora anche all’interno, come spiegano i tecnici dell’Asl Alba-Bra: nei quattro piani più bassi (l’ospedale ne avrà in tutto undici, sei dei quali completamente fuori terra) è già partita l’installazione degli impianti.

L’appuntamento con la fine del nuovo ospedale resta segnato sul calendario del 2013. La prima pietra venne posata il 4 dicembre 2005, dopo che la costruzione, per cui sono disponibili 145 milioni di euro, venne affidata alla Maire nell’agosto del 2003. Il progetto prevede che il costruttore finanzi la parte mancante e che gestisca la struttura fino al 2030. L’Asl verserà, fino ad allora, un canone annuo di 7,6 milioni per l’affitto. I lavori sul nuovo ospedale iniziarono nella primavera del 2006 mentre due anni dopo la bonifica idrogeologica era completata e si iniziava lo scavo per le fondamenta dell’ospedale. La prima platea di cemento armato delle fondazioni è stata finita nel luglio 2009 e da lì si è iniziato a costruire la parte visibile dell’ospedale.

Il cantiere è stato poi visitato, nel settembre 2010, dal presidente della Regione Roberto Cota e dalle altre autorità locali. Cota disse di voler garantire tutti i fondi necessari per il completamento del nosocomio che, con il passare degli anni ha visto il progetto iniziale modificarsi in modo da poter prevedere un reparto di radioterapia e con l’aggiunta di un audace piano per la sostenibilità energetica, fatto di materiali all’avanguardia per il risparmio energetico e di centrali solari e geotermiche per rendere il complesso autonomo. Infine, l’ultimo Consiglio provinciale ha inserito nel quadro delle opere previste, i 3,5 milioni di euro stanziati dalla Regione per la strada di collegamento tra il nuovo ospedale e la provinciale Roddi-Pollenzo.

g.s.

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