Piana Biglini trova pace

Sulle pagine di Gazzetta avevamo raccontato la storia di quelle famiglie che avevano comprato casa a Piana Biglini – 11 alloggi all’interno dei nuovi stabili che si stagliano all’ingresso della frazione – e che si erano poi viste arrivare, come vicini di porta, altre famiglie che la casa non l’avevano comprata, ma l’avevano ottenuta come alloggio popolare o grazie all’intervento del Comune di Alba. In altri termini, nello stesso stabile si sono trovate a convivere fianco a fianco, in alloggi identici, famiglie con un mutuo sulle spalle e altre che pagavano affitti da 70-80 euro al mese.

Ma il pasticcio, a ben vedere, è un altro. I primi 11 alloggi, infatti, erano stati venduti – e pagati – come residenziali. Poi il costruttore, forse perché non riusciva a piazzare le altre decine di case del complesso condominiale, aveva deciso di cederne una parte all’Agenzia territoriale per la casa, che si occupa di acquistare immobili e di assegnarli alle famiglie bisognose in base alle graduatorie delle case popolari. E così quei primi 11 alloggi si sono svalutati. E non è tutto. Perché si deve anche tenere conto delle tensioni sociali che si sono create: a Piana Biglini, infatti, nel giro di pochi mesi, sono arrivati una trentina di immigrati in una frazione con circa 400 abitanti.

Le 11 famiglie si sono subito rivolte al Comune e all’Atc, chiedendo di riacquistare gli alloggi. Sono seguiti incontri, anche tesi, fra il Comune e i proprietari. Ora sembra che la situazione si stia sbloccando. L’Atc ha infatti acquistato 4 alloggi,completando l’acquisizione della scala B, di cui era già in parte proprietaria. Dunque, al momento, almeno per quanto riguarda questa porzione di condominio, non vi sarà “promiscuità” fra alloggi residenziali e alloggi popolari: tutti sono di edilizia sovvenzionata e saranno assegnati a famiglie bisognose in base alle graduatorie. «Si tratta di quattro alloggi che erano stati acquistati da famiglie, soprattutto giovani coppie», ha detto l’assessore alle politiche sociali Mariangela Roggero Domini. «L’Atc ha ritenuto opportuno procedere all’acquisto di questi alloggi per risarcire prima le famiglie che avevano acceso un mutuo per l’acquisto della casa». I quattro alloggi sono stati acquistati per la somma di 630 mila euro.

«Le famiglie non hanno perso moltissimo», ha detto l’Assessore. «Certo, non hanno recuperato tutto quanto hanno speso, ma è vero che le quotazioni degli immobili sono soggette a variazioni nel corso del tempo. Per quanto riguarda gli altri 7 alloggi – di cui sono proprietarie famiglie che affittano ad altri – recentemente c’è stato un incontro a cui ha partecipato anche l’assessore regionale Alberto Cirio. Probabilmente questi alloggi saranno acquistati con i fondi di un bando regionale, anche se non saprei se i proprietari riusciranno a spuntare un prezzo più elevato rispetto a quello che avrebbero ottenuto vendendo le case all’Atc».

Con la vendita di questi 7 alloggi anche la scala A sarà dedicata all’edilizia sovvenzionata. Per quanto riguarda la scala C, il Comune si è detto disponibile a mettere gli alloggi sul mercato dell’affitto attraverso la propria Agenzia sociale per la locazione, il che consentirebbe di dedicare le abitazioni a famiglie in cerca di casa ma non in condizioni disagiate, e di affittare un alloggio a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato.

a.c.

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