Il nuovo Piano regolatore di Alba prevede di liberare la città dalla stretta del traffico e di favorire i collegamenti in direzione dell’alta Langa con due nuove strade: la “corda molle” tra corso Piave e corso Enotria con 800 metri di galleria e una tangenziale tra la zona di Cantina di Roddi e strada Sottoripa con 3 chilometri di galleria. Però oltre 500 cittadini hanno firmato un’osservazione al Prg che propone una sola strada usando strada Baresane per finire a Pontegrosso con un chilometro in più di percorrenza ma con soli 700 metri di galleria.
Il portavoce Fiorenzo Giubellino spiega la natura della proposta: «Siamo partiti dall’ottimo lavoro e dalle considerazioni che sono state fatte dagli estensori del nuovo Piano regolatore e abbiamo cercato di capire quali potessero essere i reali benefici apportati dalla “corda molle” con il suo tunnel urbano tra corso Piave e strada SantaRosalia, quali fossero i costi e le difficoltà da superare per realizzarlo, senza entrare nel merito, da non sottovalutare, di come verrà finanziato».
La grande incognita è nei tempi: senza una programmazione temporale degli interventi proposti – spiegano i sottoscrittori – la “corda molle” diventa una soluzione di ripiego in attesa del tunnel tra San Cassiano e corso Cortemilia. In pratica, anziché suddividere gli sforzi per reperire i finanziamenti e per la progettazione su due fronti sarebbe più razionale concentrare tempo e risorse su una soluzione unica.
Prosegue Giubellino. «L’alternativa individuata permetterebbe di abbattere i costi in modoconsiderevole: parte del tracciato consisterebbe nello sfruttare strada Baresane che è già esistente, riducendo così la parte di percorso in galleria. Untunnel sarebbe indispensabile solo per scollinare verso corso Cortemilia, in corrispondenza della zona detta “Le rocche”».
Gli altri vantaggi indicati nella corposa documentazione allegata all’osservazione indicano un tracciato quasi tutto in esterno e perlopiù pianeggiante. «I necessari adattamenti quali l’ampliamento della carreggiata», aggiunge Giubellino, «non interferirebbero con colture pregiate, anzi uno studio mirato potrebbe garantire la tutela della biodiversità e della ecopermeabilità, nonché prevedere soluzioni poco invasive. Senza dimenticare che il tunnel risulterebbe più corto di quello della corda molle e avrebbe una pendenza ridotta. All’uscita del tunnel il percorso si snoderebbe su un tracciato tutto nuovo».
Di osservazioni al Piano regolatore gli albesi ne hanno presentate, entro la scadenza dell’11 novembre, oltre 260, un numero inferiore rispetto a quanto era lecito aspettarsi, vedendo anche come si sono mossi pochi mesi fa i cugini braidesi. «È un fatto davvero positivo », sottolinea il sindaco di Alba Maurizio Marello. «Vuol dire che il Piano regolatore è stato apprezzato e capito dalla cittadinanza e che l’intenso lavoro conoscitivo, con riunioni in tutti i quartieri, è stato proficuo».
Ora le osservazioni verranno esaminate e valutate tutte con l’obiettivo di arrivare ad approvare la versione definitiva del Prg entro la primavera 2012. Riguardo l’osservazione illustrata, il Sindaco ricorda che «un Piano regolatore che resta valido per qualche decennio deve mantenere più varchi per diversificare il traffico. La vera priorità per Alba è realizzare la parte pedecollinare lungo il Cherasca, per collegare corso Cortemilia con viale Cherasca eMogliasso tramite il terzo ponte. Altrimenti dentro la città resteremo in coda perenne».
Giulio Segino