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Neodottori in tabarro di Langa

Una cerimonia davvero d’eccezione quella con cui martedì 28 febbraio si sono laureati 36 studenti dell’Università di scienze gastronomiche, provenienti da cinque nazioni oltre l’Italia. Per la prima volta i neodottori hanno sfilato in tocco e tabarro di Langa alla volta della chiesa di San Vittore, un “rito” che d’ora in avanti verrà riproposto ogni anno.

A impreziosire l’evento anche la partecipazione di alcuni ospiti speciali: il professore-cantautore Roberto Vecchioni, il musicista Roy Paci, la giornalista Luciana Castellina e il professor Stefano Rodotà, che sono intervenuti per raccontare il giorno della loro laurea. Un curioso aneddoto ha aperto la testimonianza di Vecchioni: il cantautore ha raccontato di essere stato interrotto dalla commissione dopo un’esposizione della sua tesi sulla lirica latina durata oltre venti minuti per essere informato che si trovava nell’aula sbagliata.

Antonio Silva, storico presentatore del premio Tenco, ha chiamato poi a uno a uno i ragazzi per la proclamazione da parte del rettore Pier Carlo Grimaldi. Quindi l’intervento del presidente dell’ateneo Carlo Petrini, che ha invitato i giovani a «essere sempre onesti, rispettare l’ambiente e ricordare che il diritto al cibo non è un’utopia». La cerimonia si è conclusa con l’esibizione dei ragazzi del Coro dell’Università, che hanno cantato una versione italiana di Pena de l’Alma dedicata a Pollenzo e alle Langhe e un vivace Celito lindo con il prestigioso accompagnamento di Vecchioni e Roy Paci.

ro.bu.

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