Le associazioni di volontariato si allargano ad Alba. Sabato 24 marzo in via Ognissanti è stata inaugurata la sede del Presidio di coordinamento provinciale della Protezione civile. L’edificio, adiacente al quartiere generale della Croce rossa, è stato costruito in un anno. Rapidità che testimonia quanto, secondo le autorità e gli organi di volontariato, la realizzazione fosse necessaria. Lo spiega l’assessore ai lavori pubblici Paolo Minuto.
Perché si trattava di un’opera ugente? «Il Centro di coordinamento provinciale della Protezione civile a cui fa riferimento la zona delle Langhe e del Roero ora si trova a Fossano. La distanza dalla nostra zona non garantisce tempestività ed efficacia degli interventi. In altre parole la decentralizzazione di Alba non assicurava la serenità alla quale aspiriamo. La costruzione della nuova sede è simbolo di maggiore sicurezza per il nostro territorio».
Quant’è grande la zona di competenza? «Nel Com di Alba (raggruppamento di centri operativi) sono compresi 46 Comuni delle Langhe e del Roero rappresentati da più di cento associazioni di volontariato. Sono indipendenti, ma in situazioni d’allerta hanno il compito di formare un unico organo gestito e coordinato dal nuovo centro. Se prima tutto dipendeva da Fossano, ora anche Alba ha il suo compito: la gestione degli organi della Protezione civile risulta meno complicata».
L’edificio servirà esclusivamente alla protezione civile? «Una parte (piano terra) è già utilizzata dai Radioamatori di Alba; per quanto riguarda i piani superiori, data la loro considerevole estensione, potrebbero in futuro essere utilizzati anche da altre associazioni. Occorrerà comunque aspettare qualche settimana perché tutti i settori dell’edificio siano operativi: vernici, mobili e altri lavori di finitura stanno per essere ultimati».
E i finanziamenti? «Il fabbricato è stato realizzato grazie al contributo della Regione, che ha stanziato 290 mila euro. Anche l’Amministrazione comunale di Alba e la Cassa di risparmio di Cuneo hanno contribuito alcompimento dell’edificio, che è costato circa 535 mila euro».
Marco Viberti
foto Marcato