Alba jazz Quando la musica arriva dal cuore

Festival nelle vie e piazze del centro città da giovedì a domenica

A confutare le tesi di coloro che considerano la musica moderna come frutto di un esclusivo lavoro mentale, ci pensa l’Alba jazz festival. «Dal 7 al 10 giugno nel centro storico sarà valorizzato il jazz moderno: quello che proviene dal cuore». Parole del presidente dell’associazione che organizza la rassegna, Fabio Barbero, giovedì scorso alla presentazione nella sala della Resistenza del palazzo comunale di Alba. La guida di Alba jazz e promotore di una manifestazione arrivata alla sesta edizione ha continuato: «Gli ospiti sono gruppi senza etichetta discografica. Non abbiamo badato alla fama dei musicisti: ci interessano la passione e i progetti in corso».

Il programma prevede aperitivi in musica e concerti, ma anche laboratori e parate per le vie del centro. Giovedì 7 giugno, alle 18, aprirà il festival Aperijazz: si tratta di dj set e concerti organizzati in contemporanea in quattro punti “strategici” della città: in piazza Savona, al bar Brasilera, si esibirà Nerocaffé. In via Maestra, nel Vincafé, il Gurrisi-Minetto-Denitto trio. Al Bistrot dei sognatori, in piazza Pertinace, suonerà il Biasio-Scott-Monanni trio. In piazza Falcone, all’Hemingway, la serata sarà con Paolo Scotti e la sua consolle. Il quintetto jazz-swing Luca Mannutza sound advice chiuderà la prima giornata, alle ore 21 si esibirà in piazza Savona.

L’Aperijazz sarà ripetuto venerdì 8 giugno, alle 18. Alle 21, in piazza Savona, Lorenzo Tucci e il suo trio regaleranno sonorità americane in un omaggio a John Coltrane.

Sabato 9 nella galleria della Maddalena il pomeriggio sarà dedicato ai bambini. Colora in jazz è il nome dell’iniziativa che coinvolgerà giovani e giovanissimi in un’esperienza di pittura con sottofondo musicale jazz. A seguire, per le vie del centro, sarà possibile assistere allo spettacolo della Fantomatik Orchestra, gruppo rinomato per le brillanti coreografie. Alle 21 nel cortile della Maddalena è in programma il concerto “di punta”: Paolo Fresu è uno dei nomi più importanti del panorama jazz italiano e internazionale e per gli organizzatori averlo portato ad Alba assieme al “suo” Devil quartet è un «sogno che si realizza». Il costo del biglietto è di 18 euro.

La serata di domenica 10 giugno, alle 21, sposterà la sede del festival in piazza Elvio Pertinace per il concerto finale: The Quentin Collins Brandon Allen quartet e il chitarrista Hamish Stuart, da Inghilterra e Scozia, si divideranno il palco in improvvisazioni jazz e pop che si mescolano per creare sperimentazioni originali. I finanziamenti per la realizzazione del programma sono stati stanziati dall’Amministrazione comunale. L’assessore alla cultura Paola Farinetti ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto: «L’Amministrazione è vicina al festival: il programma è fittissimo e degno di essere noto in tutta Italia. Per noi è un onore ospitare nella nostra città musicisti di talento, ancor più dato che i concerti saranno accessibili a tutti, compresi i non abituali fruitori del jazz». Un post rassegna inedito è rappresentato dal concerto-proiezione in programma per il 2 luglio.

Marco Viberti

Il 2 luglio omaggio (con film) a Petrucciani di Boltro e Roche

Mescolare le arti significa rischiare: rendere compatibili differenti materie irrazionali e tecniche insieme, spesso, risulta tentativo vano e ostentatore. Ma il mélange tra cinema e musica, frutto della collaborazione tra Alba film festival e Alba jazz festival, non promette che affinità.
Durante la serata di lunedì 2 luglio, nell’arena esterna del teatro Giorgio Busca (ingresso da piazza Paolo Borsellino) sarà proposto il film-documentario biografico diretto da Michael Radford (regista conosciuto per Orwell 1984 e per Il postino con Massimo Troisi) titolato Michel Petrucciani body and soul.
Petrucciani, pianista morto tredici anni fa, è noto per avere «combattuto con la musica» la grave malattia genetica (osteogenesi imperfetta) che ha bloccato la sua crescita impedendogli di superare il metro di altezza. A seguire è previsto un concerto-tributo al musicista: Flavio Boltro (trombettista) e Manu Roche (batterista) condivisero il palco con lui e proporranno un repertorio in memoria del loro compagno. L’assessore alla cultura Paola Farinetti ha detto: «È un’esplorazione che mette in dialogo diverse energie creative, le quali, in vista dell’unione, risulteranno maggiormente potenziate».

mar.vi.

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