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Troppo traffico tra le case

Nel 2014 aprirà il nuovo casello alle “due province”; rispunta la proposta di liberalizzare il pedaggio

CERESOLE Mentre proseguono i lavori della bretella Sud di Carmagnola e si fa il “conto alla rovescia” per il 2014, quando dovrebbe essere aperto il nuovo casello detto di “Carmagnola Sud” o delle “due province”, laddove la strada per Ceresole si immette nella provinciale Carmagnola-Sommariva, tra i ceresolesi emerge la preoccupazione per il futuro aumento di traffico dovuto all’apertura del nuovo casello autostradale.
«Purtroppo non sono ancora state previste contromisure per abbassare la velocità e garantire la sicurezza, come, ad esempio, un allargamento della provinciale 10 per evitare l’effetto di “strozzatura” della strada, per ora troppo stretta», avvisa il vicesindaco Franco Olocco. Rispetto a via Ricciardo, trafficatissima in quanto interpretata come “scorciatoia” per arrivare al casello di Carmagnola, il Vicesindaco esprime il desiderio di rifarne il manto e installare dossi in asfalto «affinché non possano essere rimossi dagli spazzaneve, come è invece successo con quelli in gomma». Ma l’iniziativa dipende dalle risorse del bilancio 2012, su cui sono stati operati molti tagli.

Emersa anche la possibilità di installare autovelox fissi, l’Amministrazione ceresolese ha incontrato la Polizia municipale di Bra e ha chiesto a una ditta emiliana caratteristiche e costi dei rilevatori di velocità.
Se al centro delle preoccupazioni ceresolesi c’è – comprensibilmente – il pericolo di un forte aumento della circolazione nella centralissima via Martiri, Carmagnola guarda all’apertura della bretella Sud quale canale per un possibile decongestionamento del traffico cittadino, quando vi fosse il collegamento – se si troveranno i soldi per realizzarlo – con la tangenziale Nord.

Mentre la speranza degli automobilisti resta una sola: la liberalizzazione dei caselli carmagnolesi. Difficoltosa, ma non impossibile: se le barriere carmagnolesi venissero liberalizzate, il veicolo che, dopo aver percorso la tangenziale torinese entrasse in autostrada, ritirerebbe un talloncino e non gli verrebbe conteggiato il pedaggio se uscisse in uno dei due caselli carmagnolesi. Lo stesso varrebbe per chi entrasse in uno dei due caselli e uscisse alla barriera. In questo modo, gran parte degli utenti roerini e, più in generale, quanti percorressero nei due sensi il tratto Torino-Sommariva-Cuneo potrebbero utilizzare il casello delle “due province” di imminente ultimazione, mentre nella barriera attuale si convoglierebbe il traffico fra Torino e Poirino e solo i veicoli diretti verso Pinerolo sarebbero costretti ad attraversare Carmagnola. Ma il tratto di tangenziale che da Moncalieri arriva alla barriera della Torino-Savona è di competenza della Ativa, la quale malvolentieri rinuncerebbe all’introito derivante dai pedaggi che incassa dalla Torino-Savona. Un provento che, però, potrebbero esserle garantito, almeno per un po’ di anni, con i risparmi prodotti evitando la costruzione dell’ipotizzata tangenziale.

a.d. e m.b.

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