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Bersani ha vinto e il Partito potrà rinnovarsi

Egregio  direttore, Bersani

ha vinto e grazie alla sua larga vittoria il Partito potrà rinnovarsi veramente, nel rispetto delle persone e senza demagogia come deve e può fare un grande partito. Devo dar atto al segretario, la cui linea politica è stata da me talvolta criticata in questi ultimi 2 anni che, in fondo, ha avuto ragione lui. Ha voluto le primarie per accrescere la propria legittimazione   in un momento di grande crisi di credibilità dei partiti, sapendo che il suo contendente lo avrebbe attaccato  con il facile argomento della rottamazione. Non ha avuto timori il Segretario perché, grazie a quell’ esperienza che fa ancora la differenza, sapeva che un partito vitale e democratico non sarebbe stato scalabile con quelle modalità. E così centinaia di migliaia di militanti si sono attivati e hanno saputo distinguere tra un faticoso e rispettoso  percorso di rinnovamento che il segretario dal congresso aveva iniziato con l’ elezione di molti giovani segretari regionali e provinciali e la campagna anche contro il proprio partito che Matteo Renzi portava avanti. Da una parte un uomo vero che con enorme fatica si caricava il partito sulle spalle e rispondeva di errori che in gran parte non aveva commesso lui (è segretario dal 2009 e prima aveva fatto ottimamente il presidente regionale e il ministro), dall’ altra un sindaco che governa un città da pochi anni e che anche per il curriculum non paragonabile a quello di Bersani, non doveva rispondere di nulla   e poteva concentrarsi soltanto nell’ attaccare il contendente. È finita come abbiamo visto: adesso il segretario è più forte e più libero  e potrà affrontare le grandi prove che lo attendono.

Una riflessione merita il candidato Renzi e la sua campagna elettorale. In tanti sostengono che egli abbia avuto un grande risultato ma questa tesi non mi convince del tutto. Credo che il Rottamatore e i suoi esperti  di comunicazione e grandi sponsor  non abbiano compreso che non poteva bastare essere un comunicatore di razza, costruire un format che valorizzasse la sentita esigenza di un ricambio generazionale  e venderlo come un prodotto, per vincere le Primarie. Avendo a che fare con un Partito organizzato, pieno di difetti ma allenato al confronto era inevitabile che quella  modalità non avrebbe funzionato.

L’ ultima considerazione che voglio formulare riguarda il risultato delle Primarie ad Alba. Nella nostra città il sindaco di Firenze ha vinto con un buon margine ( 55% a 45% al secondo turno ). Abbiamo visto Renzi ad Alba due volte in pochi mesi prima a Fontanafredda e poi al Teatro sociale nella vera campagna delle Primarie. Il sindaco di Firenze e Oscar Farinetti hanno investito tempo e denaro nella nostra città. Noi come Alba per Bersani abbiamo pensato più al partito che al comitato, non abbiamo organizzato eventi e abbiamo speso meno di 200 euro in volantini fatti da noi. Sarebbe facile per me dire che se Bersani fosse venuto ad Alba avremmo probabilmente vinto anche qui, ma il nostro segretario aveva molte altre cose da fare e non poteva girare l’ Italia come il sindaco di Firenze (costantemente assente in Consiglio Comunale) ed è per questo che ci accontentiamo del risultato ottenuto.

Gian Piero Moretto

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