Nei giorni scorsi ad Alba sono circolate voci di tensioni interne al Consiglio di amministrazione della multinazionale tessile Miroglio, da dove però viene una secca smentita. È possibile che la crisi globale possa pesare anche su un comparto già gravato da anni di difficoltà ed è plausibile che tra i vertici si sia discusso di andamento economico, visto che i dati di bilancio sono attesi nelle prossime settimane. Autorevoli fonti aziendali ci hanno peraltro confermato l’uscita dal Consiglio di amministrazione per motivi personali di Elisa Miroglio, un passaggio che nulla muterebbe negli assetti societari aziendali, con Giuseppe Miroglio ben fermo nel ruolo di amministratore delegato. Intanto, la richiesta di cassa integrazione per una quarantina di addetti tra maglieria e portineria Vestebene – Gazzetta ne ha trattato nei mesi scorsi – è stata oggetto ieri, lunedì, di un incontro presso l’Unione industriali di Cuneo (che dovrebbe vedere nelle prossime settimane Nicoletta Miroglio lasciare, per la scadenza del suo mandato, la presidenza a favore di Franco Biraghi, titolare della Valgrana di Scarnafigi).
