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Operazione “K.O.”: encomio per cinque Carabinieri di Alba

ALBA. Lo scorso anno i Carabinieri di Alba arrestarono 20 pregiudicati italiani e di etnia “sinti” per i reati di associazione a delinquere finalizzata a rapina, furti aggravati, ricettazione. L’operazione venne denominata “K.O.”. I malavitosi arrestati, tutti poi processati e condannati, si spacciavano per Carabinieri o Finanzieri incaricati dall’Autorità giudiziaria di eseguire perquisizioni nelle abitazioni di facoltosi professionisti, commercianti o imprenditori piemontesi, razziando di tutto: preziosi e gioielli dalle casseforti, contanti, ma anche pistole e fucili. I Carabinieri albesi, al termine delle indagini, riuscirono anche a recuperare buona parte del bottino.

Il comandante della Legione dei Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta” Pasquale Lavacca ha consegnato ai cinque militari distintisi nell’operazione “K.O.” un encomio semplice. Il riconoscimento è andato al maresciallo aiutante Claudio Grosso, comandante dei Carabinieri di Govone, al maresciallo aiutante Paolo Cavelli, comandante del Nor dei Carabinieri di Alba, al maresciallo capo Riccardo Pezzuto, al maresciallo capo Andrea Morone e al vicebrigadiere Eraldo Manzone.

Il generale Lavacca ha motivato il premio spiegando che l’operazione portata a termine dai Carabinieri di Alba ha consentito di fermare un pericoloso sodalizio criminale, dedito a reati pervasivi che creavano particolare allarme sociale, restituendo così tranquillità e sicurezza alla popolazione.

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