Ad Alba il teleriscaldamento continua a fare discutere

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ALBA Nulla di fatto per le tariffe del teleriscaldamento. L’incontro avvenuto oltre un mese fa in comune tra il comitato spontaneo che ha raccolto 1.700 firme per avere tariffe più basse, il Comune e l’Egea ha permesso di esporre le relative posizioni ma si è rimasti distanti nel valutare le tariffe.  Il comitato vorrebbe tariffe simili a quelle di Mondovì e Savigliano che sono più basse del  30% e oltre rispetto ad Alba. Egea ritiene quelle bollette non rappresentative e non comparabili con l’effettiva realtà albese. L’Amministrazione comunale infine ha precisato che il teleriscaldamento è regolato da convenzione pubblica che prevede una tariffa basata sul prezzo del gas stabilito dall’autorità nazionale. L’unica certezza è che il confronto proseguirà, con incontri futuri, che coinvolgano anche tutti i comitati di quartiere.

Cosa dice l’amministrazone comunale

Incontro su problematiche relative al teleriscaldamento

Si sono riuniti nel Palazzo del Comune di Alba i rappresentanti del Comitato spontaneo tariffe teleriscaldamento, quelli dell’Amministrazione comunale albese e il Presidente del Consiglio di sorveglianza dell’EGEA per un confronto sul teleriscaldamento cittadino.

L’incontro ha consentito un positivo chiarimento tra le varie parti, nell’ottica della trasparenza, della correttezza e del beneficio per tutti, anche alla luce del fatto che i costi energetici attualmente incidono in modo sempre più gravoso sui bilanci familiari.

Il Presidente del Consiglio di Sorveglianza di EGEA ed i membri del Comitato spontaneo  hanno esposto le proprie considerazioni, rimanendo però distanti nella valutazione dei dati riguardanti le tariffe citati dal Comitato, che EGEA ritiene non rappresentativi dell’effettiva realtà albese e non comparabili con quelli relativi ad altre città.

L’Amministrazione comunale ha precisato che il teleriscaldamento è stato regolato da convenzione pubblica sottoscritta con EGEA; essa prevede per la definizione della tariffa una formula che ha come elemento base il prezzo del gas stabilito dall’autorità nazionale. Ha pure concordato con l’esigenza di una sempre migliore e più diffusa informazione sulle opportunità di formule tariffarie differenziate offerte da EGEA.

Al termine dell’incontro sono rimasti punti su cui le posizioni delle parti divergono. Per questo, l’Amministrazione comunale ritiene utile proseguire nel confronto, ipotizzando futuri incontri che coinvolgano anche tutti i comitati di quartiere interessati alle problematiche del teleriscaldamento.

Ufficio stampa comune di Alba

Cosa dice il Comitato spontaneo

TELERISCALDAMENTO: le parti a confronto

Comunicato stampa del Comitato Spontaneo tariffe teleriscaldamento

Il 23 ottobre presso il Municipio di Alba ci siamo riuniti con l’Amministrazione Comunale, il Presidente del Consiglio di Sorveglianza dell’EGEA, il Presidente del Comitato di quartiere Piave, il Movimento Consumatori per un confronto sulle tariffe del teleriscaldamento cittadino, a seguito della presentazione delle 1700 firme raccolte attraverso la petizione promossa dal nostro Comitato Spontaneo.

Non avendo raggiunto un accordo con l’Amministrazione Comunale sul contenuto del comunicato stampa, in quanto le nostre posizioni non venivano chiaramente espresse, riteniamo opportuno renderle pubbliche.

Precisiamo che il testo seguente non vuole essere un verbale esaustivo dell’incontro ma la sintesi delle nostre richieste. Abbiamo messo in evidenza come il teleriscaldamento possa essere considerato un servizio di base, analogamente alla fornitura di energia elettrica e gas naturale, e che quindi per tutti debba essere garantita una tariffa fissata ai livelli più bassi, come indicato nella petizione. Ciò sarebbe possibile con un adeguato ritocco delle variabili componenti la tariffa

(risultato di una formula molto complessa prevista dalla convenzione con il Comune di Alba stipulata il 16/11/1984 con successiva proroga del 19/12/97 la quale tariffa allora beneficiava di un effetto calmierante grazie ad un meccanismo di calcolo agganciato al prezzo agevolato del metano praticato al Comune, ma ora non più). Abbiamo inoltre sostenuto che la contrattazione individuale penalizza le utenze che, per mancata conoscenza e/o capacità di trattativa, si trovano a pagare le tariffe più alte, come evidenziato nella petizione. Abbiamo sottolineato come la stessa Autorità per l’energia elettrica e il gas, consideri l’erogazione del servizio di teleriscaldamento un monopolio naturale e metta in evidenza le conseguenti criticità nella composizione e applicazione della tariffa. Abbiamo affermato che il confronto con le tariffe del teleriscaldamento di altre città della provincia di Cuneo (Mondovì e Savigliano) è basato sulla lettura diretta delle bollette di alcune utenze di quelle città dalle quali risultavano tariffe inferiori rispettivamente del 30% e 35%.

Abbiamo ribadito, come esplicitamente dichiarato nella petizione, di aver utilizzato per la comparazione la tariffa monomia, partendo da casi concreti di utenze condominiali centralizzate e utenze plurifamiliari e che le nostre finalità sono verificare la realtà tariffaria generale e allineare tutte le utenze verso una tariffa competitiva con i moderni sistemi di riscaldamento, anche alla luce del fatto che i costi energetici attualmente incidono in modo sempre più gravoso sui bilanci familiari. A fronte dell’affermazione del Presidente del Consiglio di Sorveglianza dell’EGEA che il 72% degli utenti del teleriscaldamento usufruisce di una tariffa ridotta (binomia e Binomia plus) e che soltanto all’ 8% degli utenti è applicata la monomia, abbiamo chiesto che vengano resi disponibili, nel rispetto della legge sulla privacy, i dati completi delle tariffe del teleriscaldamento in modo da poter  verificare quanto affermato da EGEA; e che venga costituito un Comitato di sorveglianza, con la partecipazione di EGEA, dell’Amministrazione Comunale e di una rappresentanza delle utenze, che analizzi e sorvegli le tariffe applicate e la qualità del servizio erogato.

L’Amministrazione Comunale ci ha risposto che ritiene utile e possibile proseguire nel confronto, senza la costituzione di un organismo ad hoc, delegando al nostro Comitato Spontaneo la convocazione degli incontri ai quali parteciperanno oltre ai rappresentanti del Comitato stesso, l’Amministrazione Comunale, la società EGEA ed un rappresentante di ogni comitato di quartiere. L’Amministrazione Comunale provvederà inoltre a rendere pubbliche le offerte tariffarie e le loro variazioni trimestrali. La riunione si è conclusa con l’accordo di convocare, a cura dell’Amministrazione comunale, un nuovo incontro non oltre la prima metà di dicembre 2013.

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