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La “svolta buona” di Matteo Renzi deve coinvolgere anche i pensionati

Gentile direttore, anche i pensionati e gli anziani cuneesi sono famiglie. Non avrebbero diritto alla “svolta buona” proposta dal Governo Renzi? Tra le misure annunciate nessuna riguarda i pensionati. Ma a questo atteggiamento della politica non risponderemo con rassegnazione. La condizione di migliaia di persone nella nostra provincia a cui sono stati chiesti negli ultimi anni enormi sacrifici non può essere archiviata così. Chiediamo al Governo di intervenire coinvolgendo nelle misure shock anche i pensionati, ristabilendo così una condizione di equità tra generazioni. Non staremo né fermi né zitti. Chiediamo che la leva fiscale venga utilizzata anche per alleviare la condizione economica e dunque sociale di tanti pensionati. Non è più accettabile che si provi a salvare una generazione condannandone un’altra. C’è spazio per tutti e la “svolta buona” non dovrà lasciare nessuno indietro.
I pensionati
Cgil, Cisl, Uil di Cuneo

Devo ammettere che fatico a capire la cosiddetta “svolta buona” del premier Matteo Renzi. In parte mi sembra che si tratti di parole, rassicurazioni, promesse. Come scrive Giacomo Battaglino a pag. 59, «la rivoluzione fiscale del Governo Renzi è a scoppio ritardato. Da aprile sono attesi i soldi per le scuole, da maggio per i lavoratori, da luglio per i pagamenti alle imprese. E non è chiaro dove si troveranno i miliardi necessari». Tuttavia un po’ di speranza si sta facendo largo in tutti, Renzi sembra credibile, appare come uno che ha voglia di fare. Avere più fiducia, impegnarsi tutti per il futuro dell’Italia è fondamentale. La “grande scommessa” di Renzi deve coinvolgere tutti. Anche i pensionati. Non si devono dimenticare i sacrifici che hanno sostenuto. Alcuni di loro sopravvivono con importi al di sotto della soglia minima sostenibile. In tanti casi, poi, sono gli stessi pensionati ad aiutare i congiunti che hanno perso o non trovano lavoro, o sono in difficoltà economiche e faticano a mantenere la propria famiglia. Il problema è che quando verrà meno la generazione di coloro che oggi sono in pensione, se non si sono creati posti di lavoro il nostro Paese rischia di crollare veramente. Matteo Renzi ha rassicurato i pensionati: non cambia niente, non saranno loro a pagare la manovra. Staremo a vedere. Io mi auguro che tutti pensiamo al bene comune, senza arrivare a scontri tra generazioni. E che i soldi necessari per la svolta si vadano a recuperare dove ci sono veramente.

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