DOGLIANI Flash musicali al Festival della tv e dei nuovi media di Dogliani, dove era presente anche Boosta, all’anagrafe Davide Dileo, torinese, tastierista e fondatore dei Subsonica. Gazzetta d’Alba lo ha intervistato.
Boosta, hai sempre sognato di fare il musicista?
«Avevo dieci-undici anni quando vidi in tv un concerto dei Bon Jovi e mi misi nella testa l’idea di diventare un cantante. Da ragazzo suonavo a teatro e nei locali, a volte anche gratis. Un giorno ricevetti la proposta che da tempo aspettavo: esibirmi su una nave. Avrei così potuto girare il mondo e avere uno stipendio alto. Nello stesso periodo, però, stavano nascendo i Subsonica. Al momento della scelta ho scommesso tutto sul gruppo musicale e dopo quasi vent’anni siamo ancora qui».
È possibile affermarsi senza passare per i talent show?
«Il talent show offre visibilità e oggi è lo strumento più conosciuto per raggiungere il top. Ci sono comunque altre strade, forse più tortuose ma comunque possibili, per chi crede nel proprio sogno. Tornare a suonare nei locali, ad esempio».
Sono gli mp3 i colpevoli della crisi del mercato musicale?
«L’avvento dell’mp3 non è l’unico fattore che ha portato al crollo del mercato musicale ma certamente il principale».
Manuela Anfosso