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«Ogni industriale deve sentire sulle proprie spalle l’eredità di Michele Ferrero»

ALBA «Ho voluto lasciar passare qualche giorno dalla morte di Michele Ferrero per esprimere pubblicamente tutto il cordoglio mio e di Confindustria Cuneo per il più grande imprenditore che la nostra provincia, per non dire l’Italia, abbia mai avuto – dice Franco Biraghi, presidente di Confindustria Cuneo -. Il signor Michele, così era chiamato nella sua Alba, è sicuramente stato un esempio in tutto il mondo non solo per quello che ha fatto, ma soprattutto per come lo ha fatto. Il suo merito più grande è stato quello di aver sempre guardato prima di tutto alla produzione e al cliente finale. La sua proverbiale attenzione ai gusti della signora Valeria – la massaia simbolo dell’italianità, colei che ogni giorno nel fare la spesa decideva quali prodotti mettere o non mettere nel carrello -, la dice lunga di come si possa essere arrivati a guidare un grande colosso dolciario senza aver perso il contatto con la realtà, restando sempre con i piedi per terra. Costantemente e personalmente collegato alla produzione e ai suoi prodotti anche quando la dimensione aziendale era diventata multinazionale. Ora che l’immensa folla di gente che ha partecipato ai funerali ed è venuta alla camera ardente è tornata a casa, adesso che Alba e tutta la Langa gli hanno reso omaggio per aver strappato quella terra dalla ‘malora’ di fenogliana memoria, ogni industriale cuneese sa che da oggi in poi ha sulle spalle un pezzo dell’eredità umana e imprenditoriale di Michele Ferrero, nella consapevolezza che quello che ci ha lasciato non ripagherà mai quello che abbiamo perso».

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