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Niente Cantaborgo per Alex, giovane profugo nigeriano

Il sindaco di Canale Enrico Faccenda all'inaugurazione dlla Fiera del pesco, il 26 luglio
Il sindaco di Canale Enrico Faccenda all'inaugurazione dlla Fiera del pesco, il 26 luglio
Il sindaco di Canale Enrico Faccenda all’inaugurazione dlla Fiera del pesco, il 26 luglio

CANALE. Avrebbe voluto cantare al Cantaborgo, gara canora tra i borghi canalesi, ma non gli è stata data la possibilità. Alex, giovane nigeriano, giunto in Italia qualche mese fa, è affidato a una cooperativa albese e vive a Canale insieme ad altri nove connazionali. Ama cantare e si è subito inserito nella cantoria della parrocchia. Circa un mese fa, Cinzia, la docente che, come volontaria, insegna italiano ai profughi, gli suggerisce di partecipare alla sfida canora e lui accetta volentieri, scegliendo il brano Hero. Gli organizzatori del Cantaborgo gli propongono di esibirsi fuori concorso ma, a poche ore dall’esibizione, salta tutto: il presentatore Marco Offi telefona alla sua insegnante comunicandole che Alex non potrà salire sul palco.
Delusa e arrabbiata per l’esclusione del giovane, Cinzia commenta: «Hanno fatto una scelta che io non apprezzo. Nelle passate edizioni hanno sempre fatto cantare persone fuori concorso e il presentatore aveva accettato la mia proposta. Se, scoppiata la polemica, gli organizzatori hanno invitato Alex a cantare alla Notte rosa è solo per rimediare alla gaffe e perché qualcuno ha puntato i piedi». Connesso alla vicenda anche l’annuncio fatto da Offi al termine della gara canora, quando ha comunicato che non avrebbe più presentato il concorso. «Non c’era volontà di discriminare», spiega il vicesindaco Gianni Gallino, ideatore sette anni fa della manifestazione. E giustifica: «Quest’anno avevamo modificato il regolamento dei giochi, prevedendo che potessero partecipare anche persone non appartenenti al borgo. Ma sono i singoli borghi che scelgono i cantanti. È stato solo applicato il regolamento. So che anche altri avrebbero voluto cantare, ma non hanno trovato posto. Non potevamo far cantare tutti gli esclusi fuori concorso, perché saremmo andati avanti mezza la notte. Per cui, o tutti o nessuno».

Elena Chiavero

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