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Piemonte, con il taglio dei dirigenti risparmi per 2,5 milioni l’anno

TORINO La Giunta regionale ha approvato questa mattina, lunedì 20 luglio, le delibere di nomina dei responsabili dei settori nei quali sono articolate le direzioni dell’Ente.

“Con l’individuazione dei capi settore – dichiara l’assessore regionale al Personale, Giovanni Maria Ferraris la prima parte della riorganizzazione si avvia alla conclusione e l’Ente può entrare in una nuova fase amministrativa, sempre più efficace ed efficiente”.

Il percorso di razionalizzazione e revisione della macchina amministrativa è stato avviato dalla Giunta alcuni mesi fa, con la riduzione a 10 del numero dei direttori, è proseguito con il provvedimento che ha ridefinito tutte le strutture dirigenziali della Giunta regionale e si avvia alla conclusione quest’oggi, con il verbale di Giunta che dà disposizioni al settore competente per l’affidamento dell’incarico a 84 capi settore dell’amministrazione.

La Regione Piemonte è passata da 131 a 93 settori (92 più il settore trasparenza e anticorruzione) e, di conseguenza, a 93 Dirigenti responsabili di settore coordinati da 10 Direzioni. Il risparmio complessivo è stimabile in circa 2,5 mln di euro all’anno.

L’individuazione dei nomi approvati oggi dalla Giunta è frutto di un intenso lavoro di esame delle candidature e di analisi portato avanti dai direttori, sul quale vi è stata piena convergenza da parte del presidente Sergio Chiamparino e degli assessori.

L’assessore Ferraris sottolinea che “il principio della rotazione, auspicato dalla Giunta e ribadito nel Piano triennale della prevenzione della corruzione, ha coinvolto circa il 30% dei dirigenti”.

I nuovi settori verranno attivati dal 3 agosto prossimo. A seguire sarà effettuato, previo monitoraggio tecnico politico e mediante mobilità del personale, un riequilibrio e un rafforzamento di quelle strutture istituite che possano necessitare di integrazioni di personale.

Voglio ringraziare tutta la Giunta e i direttori per il lavoro di questi mesi – ha dichiarato Ferrarisma soprattutto per il senso di responsabilità che ha caratterizzato tutte le scelte compiute. Abbiamo creduto nella riorganizzazione della macchina regionale fin dall’inizio del mandato e vi abbiamo lavorato senza sosta, per raggiungere nell’arco dell’anno risultati concreti e apprezzabili: la riduzione del numero dei direttori e dei settori, la razionalizzazione delle funzioni e la riduzione delle strutture territoriali”.

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